| Como, 6 ott. (Adnkronos) - E' arrivata a Como la campagna BCD per sensibilizzare la popolazione sui rischi legati al diabete, sull’importanza del controllo della patologia, che colpisce 4,6 italiani su cento, e sugli strumenti che consentono di seguire nel tempo la malattia. Oggi, martedì 6 ottobre, in Piazza Cavour, dalle 9:30 alle 17:30, i medici diabetologi di AMD (Associazione Medici Diabetologi) e SID (Società Italiana di Diabetologia) e gli infermieri di OSDI (Operatori Sanitari di Diabetologia Italiani) garantiranno la possibilità di effettuare gratuitamente l’analisi della glicemia ed il controllo dell’emoglobina glicata, per la prima volta disponibile in queste piazze per le persone con diabete.
Ad ogni persona che effettuerà il controllo sull’ambulatorio mobile inoltre, verrà consegnato il volumetto “BCD – la guida pratica per imparare a controllare il diabete”, strumento essenziale per conoscere meglio il diabete e per capire come controllarlo grazie a un’interazione efficace tra buone regole di vita, test e terapia farmacologica appropriata. Ovviamente sempre seguendo l’indirizzo e il consiglio del proprio medico di riferimento.
La scelta dei test non è casuale: l’insieme dei due valori rappresenta oggi il mezzo più efficace per affermare che il diabete è controllato. Tuttavia è ancora molta la strada da fare per ottenere questo obiettivo: secondo i dati di uno studio realizzato da SIMG nel 2007, il 47 per cento delle persone con diabete ha valori di emoglobina glicata entro la soglia considerata del 7 per cento, valori peraltro in linea con i primi dati relativi alle esperienze registrate nel corso della precedente edizione della Campagna BCD.
«L'emoglobina glicata è il parametro fondamentale per raggiungere il Buon Compenso del Diabete e tenere sotto controllo la patologia nei soggetti affetti – spiega il Prof. Massimo Massi Benedetti, vice presidente IDF Global – . Ma Buon Compenso del Diabete - continua - significa anche limitare il rischio dell’insorgenza di complicanze come infarti e ictus, oltre che danni alle arterie dei reni, delle gambe e degli occhi. Basti pensare, in questo senso, che oggi il diabete non controllato è la principale causa di cecità e amputazioni in età adulta».
«La necessità di sensibilizzare la cittadinanza sul Buon Compenso del Diabete nasce dalla consapevolezza che il diabete è una patologia sempre più diffusa in Italia, specie in Lombardia e a Como - aggiunge il Prof. Domenico Pellegrino, direttore del Dipartimento Gestionale di Medicina, Azienda Ospedaliera Sant’Anna di Como - Si calcola che nella nostra provincia siano oltre 26.000 le persone affette da diabete, di queste il 92% è colpito dal diabete di “tipo 2”. Pertanto è molto importante sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sul diabete, patologia grave e diffusa che può essere prevenuta e curata grazie all’adozione di un corretto stile di vita e con semplici terapie farmacologiche che ne limitano e ne contengono le complicanze».
«Attualmente in Lombardia la prevalenza del diabete è del 4,6% con un aumento del 20% negli ultimi 10 anni - afferma il Prof. Piermarco Piatti, presidente SID Lombardia -. Associato al progressivo aumento del numero di pazienti affetti dal diabete, vi sarà un aumento dei costi sanitari per la cura di questa patologia e delle sue complicanze, soprattutto quelle cardiovascolari. Questi dati mettono in luce quanto il paziente affetto da diabete mellito abbia una prognosi sfavorevole al punto da essere considerato come un paziente cardiopatico che abbia già manifestato un evento cardiovascolare maggiore. Inoltre, in presenza di livelli di emoglobina glicata elevati, indice di un cattivo controllo glicemico a medio termine, il rischio per la comparsa di infarto del miocardio e di ictus cerebri aumenta in modo esponenziale. Importante quindi impostare una strategia terapeutica preventiva che non può trascendere dalla necessità di modificare lo stile di vita da parte dei soggetti a rischio e nel controllare i livelli di emoglobina glicata che devono essere inferiori al 7% nel paziente affetto da diabete.»
«In Italia i costi sanitari diretti dovuti al diabete ammontano al 7% circa dei costi totali diretti - afferma la Dr.ssa Angela Girelli, presidente AMD Lombardia -. I 23 di questa spesa sono da imputare alla cura delle complicanze croniche e in particolare alle ospedalizzazioni. Tuttavia, la storia naturale del diabete verso le complicanze croniche può essere cambiata con un adeguato approccio terapeutico, un miglioramento della qualità della vita del paziente e una riduzione dei costi.
I notevoli progressi compiuti negli ultimi quindici anni, in particolare l’educazione del paziente, l’autocontrollo, il dosaggio dell’emoglobina glicata, i nuovi farmaci, hanno creato i presupposti per un trattamento intensivo del diabetico. I risultati dello studio “Diabetes Control and Complications Trial” hanno dimostrato che una glicemia media, paragonabile a quella di un soggetto sano, ritarda l’insorgenza e rallenta l’evoluzione delle complicanze croniche sia micro che macrovascolari».
La “Campagna BCD - Informati. Alleati. Protetti.” è promossa da IDF (International Diabetes Federation) con AMD (Associazione Medici Diabetologi), SID (Società Italiana di Diabetologia), AID (Associazione Italiana Diabetici) e FAND e ha ricevuto il Patrocinio del Ministero della Salute. Contribuiscono al successo dell’iniziativa FEDERFARMA (Federazione nazionale dei titolari di farmacia italiani), OSDI (Operatori Sanitari di Diabetologia Italiani), SIBIOC (Società Italiana di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare) e SIMEL (Società Italiana Medicina di Laboratorio) e SIMG (Società Italiana Medicina Generale).
La tappa comasca della campagna vede, inoltre, il coinvolgimento e la collaborazione della classe medico-scientifica, degli operatori della sanità, delle associazioni di volontariato e di tutti i mezzi di comunicazione che usualmente operano a livello locale. In particolare si ringraziamo per il Patrocinio offerto all’iniziativa: la Regione Lombardia e il Comune di Como, l’ASL di Como e l’Ospedale Sant’Anna di Como, e Sanofi-Aventis per il contributo incondizionato garantito sin dall’inizio del progetto nel 2005.
«Sanofi-aventis è fortemente impegnata a collaborare con le Istituzioni e tutti gli altri interlocutori del processo di assistenza, cura e prevenzione della patologia diabetica verso l’obiettivo comune di migliorare le condizioni di salute delle persone con diabete e di ridurre i costi e le diseconomie per la Società grazie all'introduzione di processi sempre più adeguati – afferma Arturo Zanni, Deputy General Manager di Sanofi-Aventis Italia. - La Campagna BCD, che ha ottenuto il supporto di numerose Istituzioni nazionali, locali e regionali - fra le quali ci onoriamo di includere la Regione Lombardia - è la dimostrazione di come sia possibile e utile fare efficaci campagne di prevenzione e di educazione per una migliore appropriatezza terapeutica che vedano la piena collaborazione di tutti i soggetti coinvolti».
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