| Il Regime del Terrore, che spesso è conosciuto semplicemente come Il Terrore, abbracciò un periodo della storia della Rivoluzione francese che va dal 1793 al 1794, caratterizzato dalla brutale repressione, da parte dei rivoluzionari, mediante il ricorso al terrorismo di stato.
Il Regime del Terrore si sviluppò con la direzione del Comitato di salute pubblica, corpo collegiale di dodici membri capeggiato da Maximilien Robespierre, che cadrà poi vittima della sua stessa campagna di terrore.
I tribunali rivoluzionari condannarono sommariamente a morte migliaia di civili, che vennero giustiziati con la ghigliottina; altri furono incolpati di turbativa, a volte per le loro opinioni o atti politici, ma spesso senza altra giustificazione che il sospetto. La maggioranza delle vittime veniva trasportata cerimoniosamente alla ghigliottina in carri che passavano fra la gente che ne faceva scherno.
Questa politica obbligò numerosi cittadini all'esilio, appartenessero o meno all'antico regime; in realtà, liberali come Chateaubriand soffrirono quel destino, benché in seguito molti ritornassero alla vita pubblica durante il governo di Napoleone.
Il Terrore ebbe inizio il 5 settembre del 1793 quando l'Assemblea Nazionale Francese|Assemblea Nazionale votò in favore di ben orchestrate azioni di terrore per reprimere le attività controrivoluzionarie. Il Regime del Terrore durò fino alla primavera del 1794 e causò la morte di un numero di cittadini francesi valutabile fra 35.000 a 40.000 persone anche se non mancano alcuni storici, come Aurelio Musi, che tendono ad abbassare la cifra. Soltanto nel mese precedente alla sua abolizione si ebbero 1.300 esecuzioni.
Il consenso della maggioranza della Convenzione nazionale al Terrore venne meno con le vittorie registrate a partire dalla fine del 1793: (i) a sud era stata repressa nel sangue la insurrezione federalista, a seguito dell’assedio di Lione e di Tolone, (ii) sul fronte vandeano, erano stati registrati i decisivi successi di Cholet e di Le Mans (seguito, quest’ultimo, dalla mattanza di Savenay), (iii) a nord, sul fronte principale era stata vinta la decisiva battaglia di Fleurus (26 giugno 1794), che aveva costretto le truppe della prima coalizione ad abbandonare i Paesi Bassi austriaci.
Venendo meno la possibilità di un'invasione del territorio nazionale, venne anche meno l'emergenza con la quale si era cercato di giustificare misure dittatoriali ed al primo errore di Robespierre vari membri della Convenzione ne approfittarono per farlo arrestare il 27 luglio, (9 di Termidoro), insieme a vari suoi seguaci. La sua esecuzione, avvenuta il giorno dopo, segnò praticamente la fine del Regime del Terrore.
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