ecco il quarto capitolo ragazze....
*****
<che ne pensi?> Serena era ammirata, i suoi occhi luccicavano come pietre preziose mentre guardava il vestito che Nate aveva regalato a Blair affinché lo indossasse al ricevimento. <bliar è davvero magnifico!> <lo so! Sarò bellissima !> <ne sono sicura… ah, quasi dimenticavo!> Serena si alzò dal letto, si diresse al cassetto del comodino. Porse a Blair una lettera. <è arrivata stamattina presto, mentre eri a passeggio!> Blair la aprì con incontrollata euforia. Lesse ad alta voce anche se, immaginava che Serena già fosse a conoscenza del contenuto. < o mio dio è l’invito al ricevimento…> spostò lo sguardo velocemente sulla parte finale del biglietto. <sabato? Oddio non vedo l’ora!> stringeva la busta al petto e saltellava per la stanza. <io già lo sapevo. Dan me lo aveva accennato. Ma volevo che tu lo leggessi di persona!> <devo dirlo a Nate!> <sono sicura che già lo sa. Conosce Dan. Immagino gliene avrà parlato!> <oh S! non ti immagini la mia gioia!>.
<signorino? Le ho preparato l’armatura. Mi avevate detto che volevate allenarvi un po’!> <si. Grazie Chuck! Ah … per sabato voglio che tu sappia che andremo al ricevimento degli Humprey!> <andremo? Mio signore?> <certo… te lo avevo ordinato che saresti venuto con me… e poi, sbaglio o hai già anche un abito? Ora va…. Va a lucidare qualche armatura!> Chuck sorrise sotto i baffi, chinandosi un po’, mentre il principino Nate si avviava nel corridoio. Entrò nella stanza, rifece il letto di Nate, cambiò le tende di Nate, il suo pigiama, gli riordinò la stanza e, ogni volta, non poteva fare a meno di pensare al sabato che sarebbe venuto. Non si immaginava lui in una lussuosa sala, piena di nobili e belle dame. Che centrava lui con quella gente? Era solo un servitore del principe sebbene lui spesso lo trattasse come un fidato confidente, rimaneva comunque ai livelli più bassi della scala sociale.
La settimana passò in fretta. Chuck si teneva occupato con le sue faccende, il principe Nate si divideva tra i suoi impegni di principe; l’allenamento con la spada; e naturalmente… Blair. La quale, ogni giorno, non mancava di ripetergli di quanto fosse eccitata all’idea di andare al ballo con lui. Serena aveva visto poco Dan, lui era dovuto partire per Parigi un paio di giorni prima perché voleva che la sorellina non facesse sola il viaggio di ritorno dalla Francia. Lui non vedeva l’ora di riabbracciarla; Serena non vedeva l’ora di conoscerla anche se, in cuor suo, temeva del giudizio della sorellina che, alle parole di Dan, era davvero importante per lui.
<ragazze vi manca molto!?> <madre per essere belle ci vuole tempo!> <ma tesoro avete cominciato alle 3 a prepararvi. Sono le 20.30 per l’amore del cielo!> <ci scusi regina! Blair e io siamo davvero troppo agitate!> Eleanor si avvicinò alle due, cingendo le spalle ad entrambe. <ragazze mie. Siete le fanciulle più belle, ricche e di buone maniere che ci siano in tutta l’Inghilterra <non avete modo di temere il giudizio della gente e poi, sarete accompagnate da due perfetti gentiluomini e perfetti cavalieri! Andrà tutto bene!> le due annuirono, entrarono nei loro vestiti, tocco di rossetto e scesero giù. La carrozza di Nate era già davanti all’entrata della tenuta. Nate scese elegantemente baciandole le mani di tutte e tre le signore, dietro di lui, vi era il bel servitore personale. <signorina Serena… è sempre un grande piacere rivedervi.> Chuck le prese la mano e la baciò a fior di labbra. Dopo di lei, si avvicinò, porgendo a sua volta la mano, la regina. <anche voi al ballo signor Bass!> lui arrossì. <io..!> <il signor Bass è di famiglia ormai, ci tenevo che conoscesse alcuni miei amici che saranno presenti al ricevimento, inoltre, chissà che non si imbatta in una qualche dama attraente.Blair fece finta di non vederlo, ma Nate non notò l’astio tra i due. <mia cara, vi ricordate di Chuck?> <come scordarlo!> fece ironica lei porgendo il dorso della mano. Chuck non voleva essere scortese, ma gli stavano venendo in mente alcune battutine di risposta, ma se le avesse pronunciate sarebbe sembrato scortese agli occhi del suo padroncino e della regina stessa. Prese la mano con cura e la baciò. <regina vi mando una carrozza?> disse Nate notando che non ce ne erano altre. <no caro! La mia carrozza sta arrivando!> di fatti, poco dopo, il cocchiere arrivò con la carrozza regale. <bene!> prese Blair per mano e l’aiutò a salire. Poi la seguì. Chuck porse la mano a Serena e fece la stessa cosa. Poi entrambe le carrozze partirono.
Durante il viaggio, Serena non proferiva parola, guardava fuori con aria allegra, canticchiando un motivetto. Chuck lanciava occhiatine a Blair, seduta di fronte a lui, perché Nate la teneva per mano. Blair, di rimando, senza farsi accorgere da Nate, lo guardava male.
Quando arrivarono, Dan era fuori al piazzale ad aspettare la carrozza della sua amata, quando arrivò, si precipitò ad aprire la portiera e porgerle la mano per aiutarla a scendere. Nate aiutò Blair, mentre Chuck seguiva i due da solo.
Una volta dentro, la prima cosa che non sfuggì all’occhio di Blair, furono le occhiatacce maligne e piene di invidia che le lanciavano le altre ragazze della sala, Serena anche era stata presa di mira, ma non le interessava, il suo sorriso sicuro e indifferente degli sguardi di queste ultime, le faceva innervosire ancor di più. Chuck camminava cercando di risultare più sicuro che mai di se stesso, anche se, la consapevolezza di non essere uno di loro, lo metteva in una situazione di completo imbarazzo. Guardandosi intorno però, notò che molte dame lo squadravano da capo a piedi, sghignazzando come oche, altre immaginava, si stessero chiedendo chi fosse. Quando passò accanto ad un gruppo di signorine, potè origliare una distinta frase “e quel bel moretto chi è?” “ oddio ma è incredibilmente affascinante”. Sorrise nell’udire i complimenti.
Circa mezz’ora dopo l’inizio del ballo, il re Humprey chiese il silenzio per presentare agli invitati l’ospite d’onore. <mie cari amici! Vi ringrazio per essere qui stasera, ed è con immenso onore, che vi annuncio il ritorno permanente della mia unica figlia femmina, la principessa Jennifer Talullah Humprey> una bella biondina, dagli occhi color cielo e i capelli biondi, lunghissimi e lisci, scese le scale, era adorabile nel suo vestito di merletto color bianco panna e il cerchietto intonato tra i lunghi capelli. Sembrava una cenerentola delle fiabe. Gli invitati la accolsero con applausi ed inchini.
Chuck era in fondo, in disparte, raggiunto poco dopo da una fanciulla. <sapevo che mia madre non avrebbe deluso le mie aspettative!> si voltò, fissandola confuso, riconoscendo la bellissima ragazza dai biondi boccoli che lo aveva accompagnato alla boutique di Violette. <voi!?> lei sorrise porgendo la mano. Lui la prese continuando a fissarla, incredulo. <non vedevo l’ora di rivedervi!> <come sapevate che sarei venuto?> <mia madre vi ha regalato il vestito… non avreste mai avuto il coraggio di non utilizzarlo!> <vostra madre avete detto?> <si. La signora Violette!> <è vostra madre?> <certo! Rallegratevi mio gentiluomo… avete fatto colpo non siete contento?> <siete stata voi a dirle di regalarmi il vestito? Ma come avete fatto se siete a malapena entrata nel negozio?> la ragazza lo guardò con espressione innocente. <io e mia madre sappiamo capirci al volo… abbiamo i nostri trucchetti! Suvvia, non torturatemi troppo… ditemi il vostro nome!> gli venne da sorridere, non era abituato a queste cose. <chuck… Bass!> <chuck! Che bel nome avete… io sono Charlotte. È un piacere!> <il piacere è mio… signorina Charlotte!> <o vi prego! Chiamatemi solo Charlotte!> <come desiderate!> <stanno aprendo le danze… vi va di farmi da cavaliere per questo ballo?> Chuck non le rispose, si limitò a porgerle la mano per portarla al centro della sala. Dan volle fare il primo ballo con la sua adorata sorellina. Blair e Nate ballavano a pochi passi da loro. Jenny era una ragazza bellissima, nonché molto sveglia. Mentre ballava, si guardava intorno, cercando il partner perfetto per il ballo successivo, in fin dei conti, la festa era in suo onore, non avrebbe di certo desiderato ballare con il fratello tutta la sera, per quanto questo gli fosse mancato. Poco dopo, la canzone finì. Le coppie si allontanarono. <jenny. Vieni. Vorrei presentarti Serena. La dama di cui ti ho parlato tanto!> <dan. Ti pare il momento? Conoscerò Serena domani a pranzo. Sarò felicissima di incontrarla. Ma ora ti prego! Ho voglia di divertirmi un po’.!> <d’accordo!> Dan lasciò la mano di Jenny e si avvicinò a Serena, rubandola al principino Scottler. <permettete?> <vostra sorella è davvero molto bella!> <si beh! Ha preso tutto da mia madre. Ha detto che domani dovete venire assolutamente a pranzo. Vuole conoscervi con calma!> <ne sarei onorata!>.
<siete bravo con la danza! Mi sorprendete!> <e voi mi sottovalutate… solo perché non sono un nobile, non vuol necessariamente dire che sia un disastro nel ballo!> Charlotte rise di gusto. <siete davvero divertente signor Bass!>.
Jenny si avvicinò ad una coppia che si stava preparando per il prossimo ballo. <mi concedete l’onore di ballare con voi questo ballo!?> Nate si voltò, aveva promesso che avrebbe ballato con Blair tutto il tempo, ma non poteva declinare un ballo alla principessa, suo padre e sua madre l’avrebbero considerato molto scortese. Guardò Blair. <prego!> disse lei cercando di rimanere calma. Nate scorse Chuck poco distante, si avvicinò prendendolo per un polso. <scusatemi signorina… ve lo riporto tra poco!> raggiunte nuovamente le due, spinse Chuck verso Blair, inevitabilmente le loro mani si incrociarono. Lei guardò furiosa Nate, Chuck invece era confuso. <se la lascio sola, la metà degli uomini qui presenti vorrà ballare con lei. Balla con lei finché non torno, non farle avvicinare nessuno… è un ordine Chuck!> il principe Nate sapeva essere persuasivo e convincete utilizzando solo tre parole del suo vocabolario da nobile “è un ordine”. Notò che Charlotte era stata invitata da un altro principino, così fu costretto ad eseguire l’ordine del principe che, si stava allontanando con la principessa Jenny. <non credo che lo rivedrete tanto presto al vostro adorato principe!> <di che parlate?> <la principessina Jenny ha la reputazione di essere alquanto persuasiva e testarda, quando si fissa su qualcosa… è difficile che la lasci stare!> <voi siete sempre più insopportabile!> <e voi siete sempre piatta come una tavola! Sembra proprio che il vostro decoltè non dia segni di voler crescere!> ora si sentiva meglio. Era stato giorni interi a tenersi dentro le sue battutine.il fatto che ballare con lei fosse un ordine del principe, non voleva dire che doveva farselo piacere a tutti i costi. Anche se dovette ammettere che quella sera era davvero bella nell’abito lilla. <perché ballate così distante?> senza che rispondesse, le cinse la vita e la strinse di più, avvicinando i loro corpi. Sentiva il cuore di lei cominciare a battere freneticamente. <state per avere un infarto… o sono io la causa del vostro battito tanto accelerato?> le era vicinissimo, il suo sguardo era sfida. <ma fatemi il piacere!> lui sorrise. <la mia presenza vi turba così tanto?> <voi non mi turbate affatto signor Bass. È il vostro carattere che non riesco a tollerare.!> <voi volete convincermi di odiarmi… ma in realtà amate questo mio atteggiamento nei vostri confronti. Scommetto che vi eccita da morire.> <siete un’impertinente… e io vi odio!> <eppure sembra che ancora mi teniate avvinghiato a voi! Se non mi sopportate… perché non vi allontanate da me?> lo sguardo di lei si fece truce, se gli sguardi avessero avuto il potere di infuocare le persone, Chuck sarebbe un mucchietto di cenere. <piuttosto ditemi… vi siete data da fare con il bel principino? O siete ancora una giovane e casta vergine?> questo era davvero troppo. <siete disgustoso. State lontano da me!> liberandosi dalla presa, si fece strada tra le coppie e si allontanò.
Nate era talmente immobilizzato dallo sguardo cristallino della principessa Jenny, che non si era accorto della scenata di Blair e della sua successiva fuga. Teneva la bionda stretta a se, lei lo guardava ammirata come non aveva mai guardato nessuno. <siete il ragazzo più bello che abbia mai incontrato!> <anche voi siete incantevole!> <mio padre mi ha detto che giocavamo assieme da piccoli. Ma non mi ricordo di voi!> <beh, ad essere sincero nemmeno io ricordo molto dell’infanzia!> <l’importante è che ci siamo ritrovati… Nate!>.
Due ore dopo, Nate raggiunse Blair nel salottino privato. <mia cara. Che succede?> <niente! Ero stanca e mi sono rifugiata qui. Voi avete ballato davvero molto con la principessa Jenny.> <mi dispiace. Non volevo abbandonarmi. Ma non potevo fare niente. Le nostre famiglie sono in ottimi rapporti. Sapete come funziona il nostro mondo!> <si. Non ve ne faccio una colpa. Ma vorrei davvero andare a casa!> Blair era triste, aveva sognato quel ballo da settimane, e ora non vedeva l’ora di lasciarlo. <certo! Andiamo a salutare!> .
<chuck? Andiamo?> Charlotte lo guardò, rattristandosi. Chuck se ne accorse. <in verità principe. Se non avete bisogno di me io… vorrei restare ancora!> Nate notò la ragazza accanto a lui, gli fece l’occhiolino e si allontanò.
Blair fu accompagnata da Nate, erano soli nella grande carrozza. Eleanor era tornata con la propria. Chuck era rimasto con Charlotte e Dan aveva invitato Serena per la notte così che, lui e la sua famiglia potessero fare colazione insieme il giorno seguente. Nate la teneva per mano, carezzandone con tocchi leggeri il delicato dorso. <vi chiedo ancora scusa per come si sono evolute le cose! non era mia intenzione!> <non dovete preoccuparvi!> Blair era arrabbiata, ma Nate era un così galante gentiluomo che non poteva prendersela con lui per aver accettato di ballare con Jenny, capiva che, visto i rapporti tra le due famiglie, rifiutare sarebbe sembrato scortese. Ma ora la cosa che più voleva, era tornare a casa. Pochi minuti dopo, giusero alla tenuta Waldorf. Nate la aiutò a scendere, le diede un leggero bacio sulla fronte e rientrò nella carrozza.
Verso notte fonde, quando il ballo era ormai finito, Jenny si alzò dal letto, diretta allo scaffale della sua scrivania. Ne estrasse un pacchetto azzurro, tirando fuori da quest’ultimo varie foto d’infanzia. In una era in braccio a sua madre; in un’altra giocava con un cucciolo di san bernardo; in un’altra ancora era con Dan; nell’ultima, riconobbe distintamente il biondo scuro e lucente dei capelli di Nate. Le venne un tonfo al cuore, strinse la foto al petto portandola a letto con se. Dormendo, tenendola stretta a lei e sorridendo come una bambina innamorata.
<oddio non vi fermate vi prego!> ansimi, sussurri, provenivano dal castello Archibald. Chuck Bass, non viveva a corte, ma la sua dimora, o meglio una piccola e decadente stanza, si trovava distante da questa. Il suo letto, vecchio e di legno, cigolava con il movimento frenetico di Chuck, disteso sopra Charlotte. Poco dopo, un unico, forte gemito, pose fine ai rumori. <oh dio! È stato il sesso migliore della mia vita!> Chuck era disteso di fianco a lei, esausto e sudato. Charlotte le si appoggiò al petto, addormentandosi subito dopo. Lui rimase a fissare il soffitto, sentiva il cuore battergli più forte del dovuto, in parte era colpa dello sforzo appena fatto, ma una parte di lui sapeva che non era tutta colpa dell’attività fisica, la sua mente collegava immagini e parole, davanti a lui continuava ad apparire una sola, limpida immagine…. Blair.
