Gossipdale, Nuova fanfic

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view post Posted on 16/4/2010, 19:15
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Dalla corte di Enrico VIII

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ok ragazze ecco il 5 capitolo della fic. vi chiedo solo un favore, c'e una scena un pò spinta, ditemi se è esagerata o no, non vorrei rischiare la censura!! :P un bacio raga... Xoxo

*****

<blair? Sveglia!> <mmh!> la mora si rigirava nel letto, aveva le lenzuola quasi a terra e sulle guance aveva i segni rossi del cuscino. Eleanor se ne accorse e cominciò a prenderla in giro, ridacchiando selvaggiamente. <che succede?> <dovresti guardare la tua faccia!>. si portò giù dal letto, faticando, lanciando un urlo non appena vide la sua immagine riflessa nello specchio. <qualcosa non va tesoro mio? Di solito alla mattina passeggi nei giardini del regno o passeggi nel tuo “solito posto”> Blair si sedette sulla toilette della sua camera, davanti lo specchio, sospirò tristemente. La madre si avvicnò, prese la grande spazzola e cominciò a spazzolarle i lunghi capelli. <che succede cara?> <o madre… ieri è stato terribile. Niente è andato come volevo!> <che cosa è andato diversamente?> <nate …. Lui ha ballato quasi sempre con la principessa Jenny. Pare che si conoscano da piccoli, e lei lo ha rapito tutta la sera… o madre.. dovevate vedere come lo guardava!> <tesoro… stai tranquilla. Vestiti e vai a farti una passeggiata. Il principe Nate ti vuole bene. Stai tranquilla.!> <avete ragione! Non devo pormi problemi! Grazie madre!> Eleonor sorrise, lasciò la stanza poco dopo lasciando che Blair si vestisse.

<avete dormito bene?> Serena era appena scesa dalla scalinata. Aveva dormito, come richiesto da Dan, nella tenuta degli Humprey. Doveva ammettere di aver dormito bene, anche se lei si abituava difficilmente ai nuovi letti. <i miei non ci sono … sono partiti presto per Londra.> Serena annuì sedendosi di fronte a Dan. <così voi siete Serena? Mio fratello mi ha parlato tanto di voi nelle sue lettere?> <jenny…!> Dan gli diede una gomitata. <cosa? Andiamo Dan, si vede che Serena è sempre nei tuoi pensieri! Poi cosa c’e di male. È una cosi bella ragazza!> <voi mi lusingate prinicpessa!> <non è gentilezza la mia! È sincerità!ditemi, amate passeggiare?> <si molto. Io e la principessa Blair lo facciamo spesso!> <bene! Allora faremo un giro in città. Voglio conoscervi meglio. Dan tu puoi trovarti altro da fare!> <vi lascio alle vostre cose allora!>. i tre lasciarono la tavola.
<principe? Ho… preparato la sala per l’allenamento!> <grazie Chuck… vieni con me!> I due scesero dirigendosi nella sala grande, che veniva usata per gli allenamenti del principe Nate. <perché portate anche me con voi? Di solito vi allenate da solo!> Nate giunse nella sala, prese una spada dall’armamentario e la lanciò verso Chuck che per fortuna la prese al volo. <ma cosa!> non fece in tempo a domandare che Nate gli fu contro con la spada, diretta verso il petto. Chuck cercò di pararsi. Le loro spade si incrociarono. <difenditi!> . non era mai stato interessato alle armi o al combattimento in generale, eppure per come maneggiava la spada, Nate pensò che avesse una qualche dote naturale. <sei bravo Chuck!><immagino si chiami… fortuna del principiante!> la spada di Nate volò a terra, quest’ultimo rimase con le spalle al muro e disarmato. Alzò le mani in segno di resa. <il vostro volto ha un’espressione diversa dal solito… sembrate tra le nuvole!> Chuck si distrasse, diede il tempo al principe di recuperare l’arma e rimettersi in pari <mai abbassare la guardia… in battaglia!> stavolta i ruoli furono invertiti, Chuck era con le spalle al muro. <dimmi… centra una ragazza vero?> <di che parlate?> <ti prego! Te lo leggo in faccia che stai pensando a qulalcuna…!> <vi sbagliate…mai avuti problemi di cuore in vita mia…!> <avete la faccia sognante che avevo io la prima volta che vidi Blair!> <sarò contento… niente di più!> <ahah! Lo vedi che sei contento… di qualcuna deve essere il merito?!> <principe vi prego… non delirate!> <oh mio dio!> <che succede?> <voi siete…. Innamorato?> <io cosa?> <si si! Riconosco quello sguardo… dimmi… la conosco?> Chuck cercò di cambiare argomento, con una mossa, di cui non riuscì a piegarsi la natura, riprese possesso della spada, poggiandone la punta sul petto del principe. <ricordate? In battaglia… mai abbassare la guardia!>. poi lo sorpassò, rimettendo con cura la spada al suo posto, lasciando la sala.
Blair si era vestita leggera, indossava il suo abitino di seta rosso, una fascia tra i capelli. Stava seduta sulle rive del fiume dove di solito faceva il bagno, dove aveva rischiato di affogare e non se ne ricordava, dove aveva incontrato per la prima volta quell’odioso ragazzo di nome Chuck che non perdeva occasione di prenderla in giro e sfidarla con le sue battutine. Si guardò intorno, non c’era nessuno nei paraggi, nessun rumore, solo il piacevole canto dei passeri. Si alzò in piedi tenendo lo sguardo sul’acqua che scorreva, si sfilò il vestito, lasciando che scivolasse a terra, si tolse anche la biancheria, entrando lentamente in acqua, come una ninfa che ritorna nel suo regno.
Camminava per il bosco, non aveva una vera e propria meta. Purtroppo la sua testa continuava ad avere in mente sempre la stessa persona, sempre lo stesso volto. Possibile che il principe Nate avesse ragione? No. Non era affatto possibile, lui era Chuck Bass per l’accidenti, mai e poi mai si sarebbe lasciato influenzare dai sentimenti, sono per le femminuccie e i fissati. Scosse la testa infastidito da quei pensieri. Aveva bisogno di rinfrescarsi le idee. Ritronare in se. Si incamminò verso il suo fiume, quello in cui aveva salvato Blair la prima volta che l’aveva incontrata, sorrise. Quando arrivò vide che c’era già qualcuno che aveva avuto la sua stessa idea. C’era una ragazza nel fiume, immersa nell’acqua, era di spalle e notò che non aveva niente addosso, era completamente nuda, i capelli sciolti e umidi le si appiccicavano sulla schiena, liscia e magra, l’acqua le arrivava fino alla fine di questa, il resto era solo immaginabile. Sembrava una visione da quanto era bella. Rimase fermo ad osservarla da lontano finché questa non si voltò e si accorse della sua presenza. D’istinto, si portò le braccia al petto per coprirsi, poi, non potendo uscire dall’acqua, si abbassò quanto bastava affinchè quest’ultima le coprisse le nudità.
<che ci fate voi qui? Credevo di essere stata chiara… questo è il mio rifugio!> <perdonate! Non ho visto il cartelo con su scritto “proprietà privata”. È un bosco, non potete pretendere di essere sempre sola qui e comunque, se non volete evitare spiacevoli incontri, basterebbe che non faceste il bagno, almeno non nuda!> lei lo guardò storto, non sopportava la sua espressione dissoluta e arrogante. <anche se… come già vi dissi la prima volta… non avete nulla da nascondere, siete piatta!> stavolta non lo pensava davvero, sebbene non fosse formosa come ricordava fosse Serena o Charlotte, comunque doveva ammettere di essere stato attratta da lei quando era voltata di schiena, il suo atteggiamento maligno e irriguardoso era solo una facciata. Calmo, le si avvicinò. <dove state andando?> ringhiò lei. Lui non ascoltò, continuava ad avvicinarsi alla riva. <non oserete…> la sua domanda si perse nell’aria. Era comunque furiosa. <non provate ad fare ciò che credo vogliate fare…> <come siamo contorti con i ragionamenti questa mattina… scommetto che in realtà desiderate che io vi raggiunga li… in acqua!> <voi delirate…!> <oh andiamo! Allora come mai, dopo aver saputo che anche io venivo qui spesso, continuate comunque a venire e farvi il bagno? Siate sincera, voi mi volete…!> il suo sguardo era maliziosamente sexy, le parole uscivano dalla sua bocca come dei sussurri all’orecchio. <vi sbagliate se credete che io possa essere attratta da uno come voi… ho Nate…voi non mi servite ne, mi interessate!> <davvero? Perché credo che dopo il ballo di ieri sera… la dolce e bella principessa bionda non si farà da parte facilmente… dovrete combattere se volete il bell’Archibald!> <non ho bisogno di combattere… io ho già l’amore di Nate, lui non andrà da Jenny Humprey!> <se lo dite voi… comunque vi giuro che non racconterei niente… se tra noi accadesse qualcosa!> <ma fatemi il piacere…> gli si avvicinò per poterlo guardare meglio negli occhi. <mai e poi mai… accadrà qualcosa tra di noi!> lui non sembrava per niente turbato, le sue labbra si distesero in un sorriso malizioso. Si alzò in piedi. Si tolse la camicia, le toniche braccia alzate in aria per toglierla, il petto tirato nello sforzo, la virilità di quel tipo la turbava. <che state facendo?> <realizzo un vostro desiderio…>lo guardò allibita, ma da dove prendeva tanta sfacciataggine? Non si fermava, si stava sbottonando i pantaloni, giù, lungo le gambe palestrate. Arrossì, non aveva idea di come fermarlo. Rimase a fissarla negli occhi per pchi istanti, prima di immergersi in acqua, avanzando verso di lei. <lo dirò a mia madre….!> continuava ad avanzare. <tutti sapranno che siete un maniaco pervertito…!> era a pochi centimetri da lei. Blair cominciò ad indietreggiare, la terra dietro di lei le bloccava il cammino. In quel secondo studiò la situazione. Era immersa nell’acqua, completamente nuda, la riva di terra dietro di lei le impediva di indietreggiare ancora, e un uomo dannatamente bello e virile, i cui ormoni in sussulto si sentivano da kilometri di distanza, le stava difronte, quasi appiccicato. Avrebbe voluto urlare. <vi farò impiccare…!> disse con voce quasi paralizzata. Lui non fece segno di essere in qualche modo turbato dalla situazione. <almeno morirò felice…!> allungò la mano verso di lei, infilandola tra i suoi capelli bagnati, ugualmente morbidi, avvicinò le loro labbra. In quel momento, Blair era ferma e immobile, incapace di muovere un solo muscolo, di reagire a quel bacio. Non era Nate, lui non l’avrebbe mai baciata con così tanta passione e quasi violenza. Lasciò che lei sue mani ricadessero molli lungo i fianchi. Sentiva la mano di lui percorrerle il corpo con assoluta lentezza. Era fermo sui suoi fianchi, la cingeva con forza avvicinandola sempre di più a lui. Sentiva i peli del petto di Chuck che le sfioravano il seno. Voleva staccarsi ma non ci riusciva, il suo corpo stava diventando schiavo di quelle mani, di quel tocco. Non era mai stata toccata così da un uomo. Non era mai stata toccata da un uomo, in verità. Si sentì percuotere da uno strano sentimento, il cuore le batteva ogni secondo sempre di più, sentiva il respiro farsi pesante, affannato. Voleva fare qualcosa. Ma cosa? Lui non voleva smettere, non poteva dire che ciò la infastidisse perché ciò che stava provando era piacere puro, mai niente in vita sua l’aveva appagata così tanto. Le mani di lui saliva sul suo bacino, le sfioravano la pancia magra, più su. Quando sfiorò uno dei seni, lei sussultò. Il suo corpo era indipendente ora, reagiva da solo ai tocchi di Chuck. Il capezzolo si irrigidì al tocco delle sue mani, lui sorrise. Sentiva il respiro caldo sul suo collo.Lla mente era annebbiata. Non riusciva a fare due più due. Amava quella sensazione, ma odiava che fosse Chuck a procurargliela, voleva che fosse Nate, ma immaginò che non sarebbe stato uguale. Sentiva l’eccitazione crescente di Chuck sulla sua gamba, lui si rese conto che lei se ne era accorta e sorrise. Lo sentì sorridere, se si girava di poco, poteva intravedere i suoi bianchissimi denti, e la fossetta che gli si disegnava quando rideva. Raccolse le ultime, sole forze che le rimanevano ancora. Si distanziò con forza, smuovendo l’acqua che li avvolgeva. Lui rimase ad osservarla. Lei non sapeva che inventarsi, se fosse uscita dall’acqua, l’avrebbe vista nuda, realmente. Anche se l’aveva toccata comunque non l’aveva vista e non voleva certo dargli anche questa soddisfazione. <come pensate di uscire?> sorrise lui. <fate silenzio!> Chuck alzò le mani, sorrideva. Blair stava andando su tutte le furie. Come poteva essere cos’ calmo? Si accorse che era in difficoltà, voleva torturarla ancora un po’ ma si stava facendo tardi e doveva tornare dal principe. <d’accordo! Mi volto, così voi potete uscire dall’acqua!> <non ci casco Bass. Vi girereste non appena sentite io che esco dall’acqua.!> <voi mi credete davvero così pervertito?> lo sguardo di Blair rispose più di mille parole. Lui scoppiò in una fragorosa risata. <non ho bisogno di vedere… le mie mani hanno esplorato più di quanto io stesso immaginassi….> lo sguardo di Blair divenne trucido. <siete disgustoso!> nonostante ciò, mantenne la promessa e rimase di spalle finché lei non ebbe recuperato i suoi indumenti. Si voltò a guardarlo. Lui, come una sfida, uscì dall’acqua senza vergogna. Il corpo nudo, coperto solo dagli slip bianchi, tonico, virile, muscoloso. Di nuovo quella sensazione. Deglutì cercando di non guardarlo, ma era impossibile. Era davvero troppo bello, e gli slip bianchi, totalmente bagnati, erano ormai trasparenti, tanto da evidenziare la sua “sorpresa”. Senza volerlo si imbarazzò, voltando lo sguardo di lato. Lui continuava a sfoggiare quel suo sorriso disarmante mentre si rinfilava la camicia e i pantaloni. <vi accompagno a corte… principessa!> il tono che usò sembrò prenderla in giro. <no grazie… conosco la strada e poi… sono stata a contatto con voi anche troppo oggi!> la sua frase aveva un significato diverso da quello che gli diede lui. Le si avvicinò pericolosamente da dietro, cingendola per i fianchi, spostando la chioma scura da un lato del collo, baciando l’altro lato scoperto. Lei chiuse gli occhi, ci stava cascando di nuovo. Le venne in mente Serena, quello che le aveva raccontato dell’amore con Dan. Si chiese se fosse stato uguale, se Dan l’aveva baciata come Chuck stava baciando ora lei, ma forse no. Dan era certamente più romantico e meno rozzo dell’individuo irresistibile che la cingeva e la teneva a stretto contatto col suo corpo muscoloso. <non ditemi che il contatto non vi è piaciuto… dai vostri sussurri agitati e il vostro respiro affannato di poco fa… mi vien da pensare che il principino Nate non vi tocchi in questo modo. Avevo ragione a pensare che siete ancora vergine allora. Scommetto che siete arrivata più oltre con me in dieci minuti che non con lui da quando lo conoscete!> si scansò furiosa. <state lontano da me….!>. poi scomparì nel bosco.

Quando tornò a casa, era zuppa come se avesse camminato per ore sotto la pioggia. <tesoro dio mio che hai fatto?> <niente… io…> la sua mente ricompose gli attimi nel fiume. Scosse la testa cercando di dimenticare, ma il suo cuore non smetteva di battere così veloce. <niente madre… scusate. Vado a fare un bagno caldo!> Eleanor la guardò perplessa continuando a sorseggiare il suo tè. Tornata in camera, Blair si tolse di dosso il vestito bagnato, lasciandolo sul pavimento e dirigendosi verso il bagno dove aveva fatto preparare la vasca con i Sali del mar morto. Si immerse lentamente, lasciando che l’acqua calda la rilassasse, si appoggiò sul bordo con la testa e chiuse gli occhi. Il lento movimento dell’acqua, le ricordò le mani robuste di Chuck che la accarezzavano con fame, sentiva che il cuore ricominciava a batterle velocemente. Riaprì gli occhi immediatamente, lasciandosi indietro quei pensieri. Si chiedeva se fare l’amore fosse avvolgente ed eccitante come le carezze che le aveva fatto Chuck. Arrossì per quel pensiero.

<ditemi signorina Serena… conoscete il principe Nate?> <beh! Personalmente non proprio. Ma la principessa Waldorf sta uscendo con lui… hanno una storia. Ma credevo che voi lo conosceste già… non siete cresciuti insieme?> <si è vero! Abbiamo trascorso parte dell’infanzia insieme! Ho trovato alcune nostre foto. Tuttavia non ricordo molto, era una bambina all’epoca e mio padre mi ha mandato in Francia che ero molto giovane. Non ho avuto tempo di conoscere il bel ragazzo che è diventato!> <si è molto bello in effetti!>. Jenny aveva chiesto a Serena di fare un giro in città per conoscersi meglio dato la sua relazione col fratello maggiore, ma in realtà, Jenny sapeva che Serena era una brava ragazza e gli importava solo che Dan fosse felice con lei, avrebbe avuto tempo per conoscerla, tutto ciò che le interessava era sapere il più possibile sul principe Nate e sulla sua attuale fiamma, Blair Waldorf.

ASPETTO COMMENTI EH!!!
 
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piccirilla@
view post Posted on 16/4/2010, 20:07




Wow una sola parola MERAVIGLIASO!!!! =)
la scena nn è assolutamente da censurare, è perfetto , è decritto tutto in modo fantastico e realistico!! aspetto il prossimo con ansia!!! leggere la tua fanfction è un piacere!!!al prossimo capitolo un bacio la tua fan!!!
<3
 
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Queen B
view post Posted on 16/4/2010, 21:08




Oddio ma questo capitolo è troppo bello... Chuck e Blair sono troppo belli! Tutto è troppo bello...
E non ti preoccupare, non c'è nulla da censurare, è tutto perfetto!!
Adoro sempre più questa fan fiction!!
 
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Queen F.
view post Posted on 16/4/2010, 22:52




non ti preoccupare la scena del fiume non è a rischio censura...continua perchè pensare a chuck come ad un servo mi diverte molto e poi non vedo l'ora di leggere della principessa waldorf che si innamora di una servo....
 
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marella88
view post Posted on 16/4/2010, 23:48




ma ti reni conto ke mi stavo per pedere 1 capitolo!ti prego ci avevo sperato che Chuck e Blair sarebbero andati oltre!:D spero mi accontenterai la prox volta!evviva i fiumi :::D:D:DD
P:S stupenda cm sempre :P
 
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view post Posted on 17/4/2010, 08:52
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oddio ragazze quanto vi adoro! la fan fic vi giuro che è così bella anche grazie a voi perchè con i vostri commenti mi fate sempre venire voglia di dare il meglio di me! ora quasi quasi scrivo e magari prima di pranzo posto, o forse oggi pomeriggio, o magari posto due capitoli non so, mi sento particolarmente ispirata!!! grazieeeeeeeeeee!!! Kiss
Ps: meno male che non è tropo spinta, è che quando parlo di Chuck e Blair volo troppo di fantasia e mi lascio trasportare dalla mia mente depravata ahahahah!!!
 
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marella88
view post Posted on 17/4/2010, 10:49




brava brava posta !!!! ahaha anche io mi lascio trasportare nella ff ma mi autocensuro! abbiamo la mente depravata !:DDD

W C&B <3
 
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view post Posted on 17/4/2010, 11:23
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IO PURTROPPO NON RIESCO A CENSURARMI, TROVO CHE COSì LA STORIA ABBIA UN TOCCO IN PIU'. SE MI CENSURASSI AVREI DELLE FANFIC TUTTE TROPPO CASTE, E VISTO CHE IL PROTAGONISTA E' CHUCK, ERA DIFFICILMENTE CREDIBILE CHE POTESSE CONTENERSI... (AHAHAHAHA do la colpa a lui se sono spinta nelle descrizioni... ahahahah povero il mio Bass!!!)

vabbene ,comunque, cambiando argomento, come promesso vi posto il 6 capitolo. questo qui è abbstanza tranquillo, mi serviva per introdurre il prossimo. mentre lo scrivevo mi è venuta un'idea pazzasca che non vedo l'ora di scrivere, sperando di postarla tra il capitolo 8 o 9... ok finita questa premessa vi posto il cappy. xoxo

*****

<voi mi volete…> <no! Vi state sbagliando di grosso. Sono una principessa. Mai e poi mai tra me e voi potrà capitare qualcosa…!> <se mi avvicinassi sono sicuro che voi non mi allontanereste!> <io…>. Il suo respiro, caldo, frenetico su di lei, le sue mani che la esploravano, le sue labbra che la divoravano, la assaporavano. Quell’espressione che la affascinava. Le sue movenze, carezze dolci, il suo cuore che batteva forte, il gemito finale che accompagnò entrambi. Poi un sussulto, una voce che la richiamava, la riportava alla realtà, la destava da quel sogno. Quella notte, Blair aveva avuto il sonno più agitato della sua vita. <ma ti vuoi svegliare?> si alzò con calma, gli occhi spalancati. <serena? Ti pare il modo di svegliarmi?> <scusa solo che volevo che mi accompagnassi a fare una passeggiata. Devo raccontarti di ieri!> <ieri…?> <si! Ricordi che ero dagli Humprey per tutto il giorno perché la principessa Jenny voleva conoscermi?> <oh si… giusto!> Blair non riusciva a riprendersi, quel sogno, dannatamente reale, l’aveva sconvolta ed eccitata al tempo stesso. Da quando quel Chuck aveva cominciato a stuzzicarla con i suoi modi e le sue carezze, era sempre agitata, un fascio di nervi. <ti vedo un po’ sconvolta! Stai bene?> <potrei stare meglio… ma sto bene!> si vestì al volo e, accompagnata da Serena, scese per la colazione. <mie care… finalmente!> <buon giorno madre!> <avete dormito bene?> <io divinamente regina!> Blair era ancora stralunata, per qualche strana ragione, continuava a pensare al sogno. <ehm… si… anche io…!>. <ragazze oggi devo andare a Londra per fare alcune commissioni! Che ne dite di accompagnarmi?> le due si guardarono per un istante, avrebbero dovuto rimandare la loro passeggiata nei giardini reali, ma di certo avrebbero potuto palare anche per le vie della città. <certo madre…!>.

<sei tornato tardi ieri!> <dovete scusarmi… > <dove sei stato?> Chuck si bloccò un istante, certo non avrebbe potuto dire al principe Nate che aveva quasi deflorato la sua fidanzata, in realtà non avrebbe nemmeno dovuto trovarsi li con lei. <ero in città…. Dovevo prendere le nuove… lenzuola che sua madre ha ordinato…!> il tono non era del tutto convincente. Nate alzò un sopracciglio, l’espressione titubante. <ok…>.

<dan?> <si sorellina!> <dove è nostro padre?> <credo sia nel suo studio privato…!> <grazie!> Jenny sembrava felice, da quando era tornata dalla Francia. Si chiedeva da dove venisse tutto questo buon umore.

<padre? Posso entrare?> <certo tesoro!> <buon giorno! > <buon giorno a te cara! Riposato bene?> <molto bene… posso rubarvi un po’ del vostro tempo?> <sei mia figlia… certo che puoi!> si avvicinò alla scrivania, porgendo al padre una foto, aggiungendo poco dopo. <l’ho ritrovata nella scatola che tenevo nella scrivania!> <non capisco tesoro!> <sapete padre, vi ringrazio per l’esperienza in Francia, ma ora che sono tornata qui, in Inghilterra, mi sono resa conto che ho molti vuoti da recuperare della mia infanzia.> <ti capisco.. non deve essere stato facile riprendere contatto con la tua vera realtà, dopo tanto tempo lontana da casa.> <infatti! Mi chiedevo… abbiamo ancora quella tenuta nel Devonshire?> <certo cara! È la nostra tenuta di campagna, anche se sono un paio di anni che non vi andiamo!> <beh! Potremo ricominciare ad andarci… magari questo week-end!> <ma cara!> <pare. Avete detto che volevate aiutarmi a recuperare i ricordi d’infanzia!> Jenny la mise sul sentimentale, sfoggiando gli occhi più dolci che riuscì a fare. Il re Humprey sospirò. <come posso dire di no a quel tuo visino…?> Rise, mostrando i denti bianchi. <grazie papà… chiamerò la signora Archibald affinché mi mandi Nate..> <nate?> <fa parte della mia infanzia no?>. il re sospirò di nuovo. Aveva perso a priori la battaglia con la figlia, sapeva che era inutile combattere contro di lei. Uscì dalla stanza, compiaciuta.

<ragazze guardate… ci sono gli ufficiali!>. A Londra, l’arrivo degli ufficiali, era considerato come un giorno di festa. Ragazzi belli, in uniforme, che sfilavano per la città sotto lo sguardo affascinato delle più oche donzelle del quartiere che speravano di maritarsi con uno di questi. Serena e Blair, era senza dubbio le fanciulle più ammirate, forse perché erano l’uno l’opposto dell’altra o forse, perché già belle che fidanzate e quasi promesse spose, evitavano di sghignazzare, urlare e agitarsi, come facevano le altre fanciulle che le circondavano. Si sa che gli uomini preferiscono le donzelle che sanno fare le preziose, perché rappresentano le conquiste più difficili da portare a termine. Uno di loro si avvicinò, inchinandosi, e prendendo a turno ora la mano di Blair, ora quella di Serena, della quale rimase in ammirazione. <ufficiale Carter Baizen… è un onore fare la conoscenza di due splendide dame come voi!> Serena arrossì, Blair la guardava. <piacere nostro signor Baizen!> lui sorrise. <come vi chiamate?> chiese rivolto a Serena. <serena… Van der Woodsen.> chiuse gli occhi, riaprendoli pochi istanti dopo. <siete la dama più bella su cui i miei occhi si siano posati!> <ragazze io ho finito!> La regina Eleanor comparve alle loro spalle, i suoi occhi si posarono sul giovane che parlava con le due. Baizen conosceva la regina, di fama ovviamente. Allungò la mano per baciarla. <regina!> lei porse la mano, lasciò che lui la baciasse appena. <con chi ho il piacere di parlare?> <carter Baizen mia signora!> <ufficiale a quanto vedo!> <si signora!> <bene! Vogliate scusare me e le signorine! Ma dobbiamo fare ritorno a casa!> <certamente!> si inchinò leggermente, quando si voltarono, rialzò gli occhi, fissando la giovane e magra figura della bionda che scompariva tra la folla.

<nate tesoro?> <si madre?> <siediti devo darti una notizia> il principe si accomodò sul divanetto del salotto. <stamattina mi ha chiamato la principessa Jennifer Humprey… con un’interessante proposta!> <vi ascolto!> <vuole che passiate il week-end con lei nella loro tenuta di campagna nel Devonshire.!> Nate la fissava, rimanendo in silenzio. <vorrei che tu andassi!> continuò Anne Archibald. <conosco la principessa da poco… dell’infanzia non ricordo niente!> <ho visto che ballavi con lei al ballo in suo onore!> <si madre… mi ha rapito per tutta la sera…ma per questo week-end avevo altri piani!> <beh! Cancellali. Noi e gli Humprey siamo in ottimi rapporti. E tu andrai con loro questo fine settimana. Senza discutere!> Nate abbassò la testa, non aveva diritto a scegliere, solo obblighi verso la sua famiglia. <si madre!> disse sconsolato.

<signorino Dan? Il re desidera comunicare con voi!> <lo raggiungo subito!>.
<padre, mi avete fatto chiamare?> <si Dan. Siediti ho un favore da chiederti!> <tua sorella mi ha chiesto di preparare un fine settimana nel Devonshire, nella tenuta di famiglia.> <si me lo ha confidato stamattina. Dice che non sta più nella pelle!> <lo immaginavo!> <ma padre! C’è qualcosa che non va?> <figliolo! Mi serve il tuo aiuto. Sai che tua madre è in Svizzera da qualche giorno.> <certo per via di nostra nonna… non sta bene!> <già… purtroppo vostra nonna non credo rimarrà con noi ancora per molto. È molto malata, le sue condizioni peggiorano sempre di più.> <oddio, questo mi addolora!> <anche me, e addolora tua madre. Ha chiamato stamattina per chiedermi di raggiungerla. Non potrò partire con Jenny. Ma sai che odio deluderla. Soprattutto ora che è finalmente tornata a casa.!> <certo. Cosa volete che faccia padre?> <accompagnala tu. Puoi chiedere a Serena se vuole venire, così starete tutti insieme e io sarò tranquillo. So che sei un ragazzo responsabile e che saprai tenerla d’occhio, anche perché ha invitato Nata, e non vorrei dover disdire, sarebbe umiliante.> <vi capisco! Ci penserò io. Partite pure tranquillo!> z<grazie figliolo! Sapevo di poter contare su di te!>.

<signorina Blair. Il signor Nate per lei!> Blair era seduta in salotto, scattò in piedi non appena la cameriera l’avvertì della visita. Corse nell’androne. <nate!> <mia cara!> disse con voce suadente lui, inchinandosi a baciarle il dorso della delicata mano. <non aspettavo una vostra visita!> <lo so! Sono veluto a portarvi di persona una cattiva notizia!> <oh! Cosa è capitato… oh scusate, accomodatevi!> Nate la seguì nel grande salotto, ordinò alla cameriera di portare il tè. <non mi tratterrò molto. Sono in partenza!> <per dove?> <devonshire. La famiglia Humprey mi ha invitato a passare il fine settimana con loro.!> <oh! Immagino non possiate rifiutare l’invito!> Nate avrebbe voluto dirle la verità, cioè che avrebbe abbandonato tutto e tutti per stare con lei, ma non poteva ignorare gli ordini dei suoi genitori. <mi dispiace. Dovrò annullare la gita al fiume e il pic-nic!> <certo… ora scusate, sono molto stanca, vorrei riposare!> leggeva nei suoi occhi il dispiacere e la delusione, odiava non poter agire di testa sua. <certo!> si alzò e si fece accompagnare all’uscio. Poi salì sulla sua carrozza e ripartì dalla tenuta.

Quella sera, a cena, Serena raccontò a Blair che Dan l’aveva invitata nella sua casa di campagna. Voleva invitare anche lei con loro, ma Dan non le aveva detto niente, inoltre voleva stare un po’ da sola con lui. Blair era sempre più triste.

commentate... spero di riuscire a scrivere un breve pezzetto almeno, prima di uscire stasera.
 
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marella88
view post Posted on 17/4/2010, 11:43




uuuu ora si insidiera' Chuck tra Blair e Nate! ahaha si si aspettiamo i capitoli 8 o 9!!posta presto
 
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piccirilla@
view post Posted on 17/4/2010, 12:10




bellissimooo!!!! appena sono tornata da scuola mi sono catapultata al computer per vedere se avevi postato e con mia grande gioia ho trovato il capitolo!!!
aspettando l'8 e il 9 con molta molta ansia!!!=)
BAciniii^^
vane
 
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Queen B
view post Posted on 17/4/2010, 13:05




Ahahahah B ma ti consola Chuck se sei triste non ti devi preoccupare di questooo ahaha XD Voglio un altro capitolooo :)
 
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Queen F.
view post Posted on 17/4/2010, 13:31




sono curiosa di scoprire la tua idea per i prossimi capitoli...pure se è un capitolo di transizione a me piace...chuck che si mette tra blair e nate....jenny tra nate e blair...carter tra serena e dan...credo che ne vedremo delle belle...
 
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view post Posted on 17/4/2010, 15:57
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Dalla corte di Enrico VIII

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ragazze mie quando leggo i vostri commenti rido come una pazza... siete troppo divertenti!!! per stasera credo di non riuscire a postare... ma domani se non faccio niente mi chiudo in camera e vi scrivo l'8 e il 9.... oddiooo sono emozionata io stessa per come ho deciso di far andare le coseeeee!!! u.u. baci xoxo
 
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view post Posted on 18/4/2010, 14:53
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Dalla corte di Enrico VIII

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ok, ve lo avevo promesso e quindi eccolo qui il settimo capitolo...

*****
Verso sera, la carrozza di Dan arrivò alla tenuta Waldorf per prendere Serena, quest’ultima era contenta di passare qualche giorno con il suo amato principe, tuttavia però, non era entusiasta all’idea di lasciare Blair da sola visto che Nate sarebbe stato con loro, non l’aveva vista molto contenta tanto che aveva avuto l’intenzione di disdire ma, la regina, le aveva detto che il principe Dan era un’ottima occasione e, se lei lo amava, doveva tenerselo stretto, non avrebbe impiegato molto a trovare qualcun altro con cui svagarsi. Così, aveva deciso di partire promettendo a Blair che l’avrebbe pensata tanto.

Era sabato mattina, Blair si era svegliata senza Serena al suo fianco, non sapeva cosa fare. Si infilò il vestito verde smeraldo e scese per la colazione. Mangiò solo una ciotola di frutta sciroppata e un succo d’arancia. <tesoro non sai cosa fare?> <senza Serena e Nate mi sento sola madre!> La regina ridacchiò. <madre! Questo non è motivo di divertimento!> <lo so tesoro. Devi scusarmi. Beh. Perché non vai in città e ti compri qualcosa di nuovo? Lo shopping è consolatorio per te!> <non ho voglia di andare da sola!>. la conversazione si bloccò, la cameriera, Dorota, fece il suo ingresso per annunciare la visita di Chuck Bass. La regina diede ordine di farlo accomodare li con loro. <chuck… è un piacere vedervi!> <regina!> inchino, bacio sulla mano. <siete sempre così galantuomo!> <non lusingatemi troppo mia signora, vi ricordo che sono solo un servo del principe!> <beh! Siete il servitore più educato che conosco… non che il più affascinante.> arrossì. Alzò gli occhi, rivolgendoli verso Blair. <principessa!> abbassò la testa per un istante, rialzandola poco dopo. Blair rimase impassibile. <signor Bass…!>. si ricompose, rivolgendo lo sguardo di nuovo su Eleanor. <comunque, sono qui per portare un omaggio alla signorina Blair. Il principe Nate mi ha detto di portarle personalmente questi…> tirò fuori dall’altra mano, un mazzo di rose bianche e rosa. <oooh! Il principe Nate è così dolce con mia figlia Blair!> “si infatti, per questo se ne è andato con Jenny in campagna”. Pensò Chuck. Ma mentì. <si è vero!>. Blair si avvicnò, prese i fiori e chiamò Dorota, affinché li mettesse in un vaso che fosse degno della loro bellezza. Eleanor guardò i due. Poi, rivolta a Chuck. <avete commissioni stamattina?> Chuck non capì. <non molte. Devo andare in città a ritirare dei vestiti per la signora Archibald.> <bene bene! Tesoro.> disse poi rivolta a Blair. <perché non vai col signor Bass, ti accompagnerà lui in città. Tanto deve andarci comunque!> i due risposero all’unisono. <cosa?> si guardarono negli occhi, sperando che uno dei due salvi l’altro dal passare un’intera mattinata insieme. Anche se a Chuck non dispiaceva poi molto. Nessuno disse niente. <aaah! È perfetto! Divertitevi!>. non ci fu niente da fare, la regina sapeva essere alquanto convincente quando voleva.

Serena era da poco sveglia, dopo colazione si era preparata per fare una passeggiata fuori e ammirare la distesa campagnola. Dan arrivò alle sue spalle. <volevate passeggiare senza di me?> <dan! No… io, non sapevo dove foste!> lui sorrise. <mia sorella è incontenibile. Sembra davvero contenta.!> <si. L’ho notato. Credo però…> <cosa?> disse lui incuriosito. <credo che non sarebbe opportuno… lasciare lei e il principe Nate… da soli.>. Non era preoccupata per Nate. Piuttosto aveva notato le attenzioni che Jenny gli rivolgeva durante la cena del venerdi, la sera prima di coricarsi, la mattina a colazione. Era preoccupata per ciò che questa “amicizia” avrebbe potuto portare nel rapporto tra il principe Nate e la sua quasi sorella Blair, nonché principessa d’Inghilterra e promessa sposa di Nate. <oh! Suvvia state tranquilla. Mia sorella è una ragazza dolce e ingenua. Non dovete preoccuparvi. Nate è un bravo e impegnato ragazzo. Lei nemmeno ci pensa a queste cose.!> “ingenua? Jenny? Ma stavano parlando della stessa persona?” si chiese Serena che era abbastanza brava a categorizzare le persone in poco tempo. Non avrebbe per nessun motivo messo Jenny nel gruppo delle ingenue, era furba, e lo si vedeva benissimo. Quel week-end ne era la prova più tangibile.

<come avete riposato?> <bene grazie!> Nate aveva la testa tra le nuvole, il suo pensiero ricorrente dal venerdì sera, dacché erano partiti, era sempre stato Blair. Pensava al pic-nic che avevano organizzato, al fatto che avrebbe voluto trascorrere la giornata intera con lei, invece era bloccato li. <andiamo a fare una passeggiata?> <come volete!> si in filò le costose scarpe di camoscio e seguì Jenny fuori dalla tenuta, negli immensi giardini.

Blair era nella carrozza di famiglia. Chuck era venuto a cavallo, che poi aveva lasciato nelle scuderie Waldorf, per poter accompagnare Blair in città. Sebbene i suoi piani fossero: andare in città a cavallo, velocemente; arrivare da “madame Violette”; ritirare i vestiti e tornare alla tenuta. Quel cambiamento di programma non lo infastidiva affatto. Gli piaceva battibeccare con Blair, farla innervosire e uscire di testa, ma non perché gli stesse antipatica, piuttosto gli piaceva il suo modo di arrabbiarsi, lo prendeva troppo sul serio, delle volte sembrava lo odiasse davvero. Erano giorni che pensava solo a lei. A quanto era bella al ballo per Jenny; ma soprattutto al giorno in cui erano al fiume, nudi, con solo l’acqua a coprire i loro corpi colmi di voglia. Ebbe paura di starsi innamorando di lei. Lo percepiva da come il suo cuore batteva quando sentiva pronunciare il suo nome, quando la vedeva; quando parlava; la sua mente non capiva più niente quando la toccava, annusava il suo profumo. Sapeva che era una principessa, che erano troppo diversi, stava cercando di fare in modo che quel sentimento rimanesse ibrido. Non voleva che crescesse ancora, perché una possibile storia tra loro era del tutto inimmaginabile, perché erano diversi e perché lei stessa lo aveva affermato. L’unico modo che aveva per poter tenere a bada quello che stava cominciando a provare, era litigare con lei, prendendola in giro come aveva sempre fatto. Solo nel modo in cui lei gli rispondeva e lo trattava, gli ricordava chi fosse chi e perché non potevano stare insieme. <siete silenziosa!> Blair aveva guardato per tutto il tempo fuori dal finestrino, Chuck, osservava i suoi occhi, lucidi. La sua tristezza traspariva evidente. <vi manca?> Blair si voltò, stupita. Lui sorrise, mostrando quella sua irresistibile fossetta. <intendo il principe Nate!> lei abbassò lo sguardo. <si!> sussurrò. Lui non era molto in voglia di litigare, vedendola così triste e sconsolata non riuscì ad essere strafottente come al suo solito, gli dispiaceva per lei.

Jenny camminava lentamente al fianco di Nate, il quale aveva un’espressione imbronciata. <siete triste?> lui scese dalle nuvole. <mmh!?> Jenny si fermò, gli si mise davanti, bloccandolo. <non vi ho visto sorridere nemmeno una volta da quando siamo qui!> <dovete scusarmi! Non succederà più…!> ma niente, quell’espressione non scompariva dal suo viso. La biondina lo prese per mano mentre con l’altra si toglieva le scarpette. <che fate?> <venite con me!> disse sorridente lei cominciando a correre e costringendo lui a fare altrettanto. Corsero per un bel po’, cadendo esausti a terra, sprofondando nell’erba alta, verde, rigogliosa. Lei teneva le braccia allargate. Respirava quell’aria pulita a pieni polmoni. <adoro questo posto! Tutta questa natura!> si alzò in piedi, scalza, cominciò a girare su se stessa, continuando a tenere le braccia distese. Nate la guardava stando seduto sull’erba. I capelli di lei, biondi, lunghi e splendenti, fluttuavano mossi dal vento, gli occhi chiusi, il vestito che svolazzava. Era bellissima. Scosse la testa. Non aveva mai visto nessuno godere così tanto dello spettacolo della natura che si espandeva intorno a loro, qualcuno a cui piacesse correre per i campi e camminare a piedi nudi. Jenny sembrava uno spirito libero. Una sorta di uccellino che, dopo tanto tempo in gabbia, riassaporava il vento su di se, i raggi splendenti del sole, il profumo dell’erba, i colori dei fiori. Sembrava così in pace con se stessa e con il mondo.

Dan e Serena, passeggiavano, mano nella mano, per i folti prati verdi della campagna. <avevo dimenticato la bellezza di questo posto!> disse Dan ammirando le distese verdi. <è meraviglioso!> concordò lei. Dan la guardava, vicino a lui, i suoi capelli biondi, scintillanti, raggiunti dalla luce del sole, incredibilmente splendenti. Il suo sorriso delizioso e contagioso. La labbra rosee e pure, la figura snella e perfetta, gli occhi cristallini. Non voleva risultare il solito romantico della situazione, ma da quando conosceva Serena, si sentiva più tranquillo, più appagato. Sentiva che lei lo completava in tutto e per tutto e se ne sentiva innamorato ogni giorno di più. Non riusciva nemmeno più ad immaginare di non avere più lei al suo fianco. Arrivarono ai piedi di una secolare quercia, alta e imponente. D’istinto cominciò ad arrampicarsi. Saliva con abilità sempre più in alto. Quando arrivò ad un punto ragionevolmente comodo, si voltò, sedendosi sul ramo robusto dell’albero. Guardò in basso la splendida figura di Serena. Da lassù, poteva ammirarla in tutta la sua bellezza più perfetta, più completa. I suoi occhi brillavano quando si posavano su di lei, poteva immaginarlo. Il suo cuore cominciò a battere più di quanto avesse mai battuto. Raccolse la voce, urlò, pronunciò una frase, tutta d’un fiato. <sposatemi!> fu un attimo; intenso, incolmabile, incredibile. Si sentì meglio. Lei lo guardava incredula, confusa. <cosa?>. scese velocemente dall’albero, raggiungendola ai suoi piedi, guardandola in quegli occhi cristallini. <sposatemi!> ripeté ancora, e più lo diceva e più si sentiva meglio, e più si sentiva meglio e più voleva ridirlo ancora, e ancora, riavvolgendo il nastro per ridirlo all’infinito. <sposatemi! Sposatemi! Sposatemi!> si inginocchiò prendendola per la mano. Non aveva un anello, ma poco importava, gliene avrebbe comprati quanti ne volesse, i più belli, i più costosi. Non avere un anello, era quello che rendeva quell’attimo così magico, mai e poi mai lo avrebbe aspettato, mai sarebbe potuto essere stato più spontaneo, più bello, più sincero. Il cuore di lei cominciò a battere, forte. Lo abbracciò, piangendo di felicità, pronunciando, in prenda all’euforia, solo poche parole. <certo che vi sposo!>. le prese il volto tra le mani, baciandola con tutta la passione che poté. Felice, contento, non avrebbe potuto stare meglio.

Arrivati in città, Chuck scese per primo dalla carrozza, porgendo poi la mano a Blair, affinché scendesse a sua volta. A passo convinto, si diresse verso la boutique, ora ricordava dove fosse. Blair lo seguiva cercando di mantenere il suo passo. <buon giorno signora Violette!> disse riconoscendo la signora dai capelli rossi. <mio caro! Sapevo che saresti tornato!> <sono qui per ritirare gli abiti della signora Archibald!> <si lo so bene! E guarda anche chi c’è… se non sbaglio voi siete la fidanzata del principino Nate. Ricordo ancora il vostro vestito. Una delle mie migliori creazioni in assoluto. Come state mia cara!?> Blair cercò di sorridere, per quanto il suo umore glielo permettesse. <bene signora Violette. E grazie ancora per gli accessori!> <oooh! Figuratevi!> poi scomparve nel retro per prendere gli abiti. Blair si guardava in giro. Era leggermente in imbarazzo ad essere li con Chuck. Lo conosceva appena d’altronde. Cosa avrebbero pensato le persone che li guardavano insieme? <speravo tornaste!> una voce provenì dalle loro spalle. Charlotte fece il suo ingresso nel negozio. Chuck sobbalzò. Dopo quella notte non l’aveva più cercata. E se avesse detto qualcosa riguardo… non voleva pensarci. Non voleva che Blair lo venisse a sapere. Non sapeva perché, ma non voleva che quel dettaglio uscisse fuori. <signorina Charlotte!> cercò di risultare distaccato, le baciò la mano. Blair osservava la scena. <siete venuto a comperare un regalo per la vostra dama?> si voltò verso Blair. Riconobbe i boccoli biondi di lei, la ragazze che stava ballando con lui prima che Nate lo lasciasse con lei. Charlotte le si avvicinò facendo un elegante inchino, alzandosi il vestito agli angoli. <è un piacere vedervi di persona principessa Waldorf. Io mi chiamo Charlotte.> Blair ricambiò il gesto. Si chiedeva come facesse quella Charlotte a conoscere Chuck. Non seppe per quale motivo, ma fu curiosa di saperlo, forse più per il piacere di metterlo in difficoltà. Si era accorto che il colore del suo viso era cambiato quando Charlotte era entrata nella stanza. <come conoscete il signor Bass?> gli venne quasi un colpo, che per poco la lampada viola che stava osservando non gli cadde dalle mani, scivolando a terra. Charlotte sorrise, voltandosi verso Chuck. <proprio qui principessa! Era venuto a ritirare una cosa ma non sapeva dove fosse il negozio… gli ho mostrato io la via… cercavo di attirare la sua attenzione!> disse infine in un sussurro all’orecchio di Blair la quale, non smetteva di guardare Chuck, intento ad osservare cose di cui non conosceva l’uso e tantomeno l’importanza, con il solo scopo di non guardare le due. Blair non era molto interessata. <davvero?> disse senza enfasi. <si… e credo di esserci riuscita…> <cosa ve lo fa pensare?> Charlotte mostrò un sorriso malizioso, di chi la sapeva lunga. Ora, Blair, cominciava ad incuriosirsi. L’altra continuò. <la sera del ballo a casa degli Humprey… ha ballato con me. Oooh sono stata così felice di rivederlo.! Il vestito è merito mio. Ho chiesto io a mia madre di regalarglielo … volevo vedere se si sarebbe presentato al ballo… ed infatti avevo ragione a sospettare di aver suscitato il suo interesse per me!> Blair ascoltava l’altra parlare, eppure non riusciva a collegare la realtà con le parole di Charlotte. Se aveva fatto colpo, perché Chuck sembrava non degnarla di attenzione? Era curiosa di seguire quel caso, sperava che avrebbe portato meno noia in quella lunga giornata senza Serena e senza Nate. <per questo credete che lui si interessato a voi?> <beh! Per quale altro motivo sarebbe venuto al ballo altrimenti! Lui non è un principe. Immagino che sperasse di vedermi! E poi… lo dimostra il fatto che dopo…> lo sguardo di Blair si fece cupo. <dopo?... cosa è accaduto?> <beh! Il principe Nate era venuto a cercarlo per tornare a casa, ma lui ha detto che voleva rimanere ancora. Mi ha portato nel suo alloggio… abbiamo fatto l’amore!> il cuore di Blair ebbe un tonfo. La sua mente collegava pensieri e parole senza riuscire a comporre frasi significative. Il ballo era accaduto prima del giorno al fiume. Ha provato a fare l’amore anche con lei? Dopo averlo fatto con quella Charlotte? Ma chi si credeva di essere. Maniaco, pervertito. Non le venivano aggettivi migliori che lo descrivessero. Lo guardò, fissandolo. Lui si sentì tirato in causa. Eppure il suo sguardo non era sfidante come al solito, sembrava tranquillo e pacato. Violette tornò, riportando calma in quel clima gelido che si era creato. Chuck prese le scatole e porse alla donna una busta con sigillo reale contenente il denaro, salutò in fretta giungendo verso la porta dove erano rimaste ferme Blair e Charlotte. <andiamo!> disse rivolto a Blair. Lei fece un piccolo cenno col capo a entrambe. Charlotte si avvicinò a Chuck, accostando le sue labbra a quelle di lui, baciandolo leggermente. Egli rimase immobile. <spero di rivedervi presto!>, chiuse gli occhi, fece un inchino veloce, e date le spalle a entrambi, scomparì nel retro del negozio. Chuck era ancora immobile, con le scatole in mano. Si voltò verso Blair. Il suo viso aveva una strana espressione, non riuscì ad associarlo a niente. Tristezza, confusione, delusione, soddisfazione, non seppe dargli un nome. Quando uscirono dalla boutique, Chuck porse le scatole al cocchiere affinché le sistemasse nella carrozza. Poi si rivolse a Blair. <io ho finito. Dove volete andare?> Blair non sapeva che rispondere, si sentiva strana a dire il vero. Il pensiero delle mani di Chuck, quel giorno al fiume, pensò che avesse fatto lo stesso anche con la biondina dai riccioli d’oro. Per lui era un gioco, si divertiva a fare quello che faceva alle donne. L’unico motivo che la differenziava da Charlotte era che con lei continuava perché gli resisteva, mentre Charlotte gli si era concessa subito. Si sentì strana. <vorrei… prendere un vassoio di dolci!> <spero non siano per voi!> <perché?> lo guardò storto lei. <beh, già siete piatta, non vorrete diventare anche grassa!> il suo carattere maleducato e prepotente era tornato. Blair fece una smorfia disgustata, girando le spalle e incamminandosi verso la pasticceria più vicina, la sua preferita. Chuck sorrise sotto i baffi, infilò le mani in tasca e raggiunse la piccola peste. Una volta dentro, Blair si fece fare un vassoio medio,prese i bignè alla crema che le piacevano tanto; i cannoli di ricotta che la madre adorava; le meringhe che piacevano a Serena, un tartufo per la sua cameriera Dorota, alla quale era particolarmente affezionata, e un paio di bignè al cioccolato per Nate. Pagò e uscì. Con l’enorme vassoio stracolmo di pasticcini, doveva essere medio, ma sembrava che avesse svaligiato la pasticceria. Chuck l’aspettava fuori, si voltò, lo vide appoggiato al muretto del negozio, le braccia incrociate al petto, la gamba appoggiata al muro. Si voltò nella sua direzione, i suoi occhi si posarono sul vassoio, abbandonò la sua posizione rimettendosi più composto. <avete rapinato la pasticceria?> Blair non rispose. <nate vi manca così tanto che volete affogare i vostri dispiaceri nei dolci. Non lo sapete che lo zucchero ingrassa? Diventerete una balena. Poi non vi vorrà più nessuno!> era già stufa. Il suo livello di pazienza, da quando conosceva quel tipo, si era abbassato nettamente. <voi siete l’ultimo che può parlare! Giudicate me… e quello che fate voi no?> <di che parlate?> ribatté lui avvicinandosi. <di che parlate?> <siete andato a letto con quella ragazza?!> ringhiò di risposta lei. Sembrava arrabbiata e disgustata. Lui rise di gusto. Le si avvicinò ancora. <ora ho capito… è questo il problema….> lasciò la frase in sospeso <di che parlate?> , le era vicinissimo. Prese il vassoio, tenendolo in alto con una sola mano. La appoggiò al muro dove, due istanti prima, era poggiato lui. Poi continuò <siete gelosa…> <cosa?> cercò di riprendere il controllo della situazione che, evidentemente, le stava sfuggendo di mano. Lui la guardava fissa, nei suoi occhi leggeva di nuovo quel tono di sfida. Senza volerlo arrossì lievemente. <gelosa di voi? Come potrei? Siete un tale maniaco!> <davvero? Allora perché vi preoccupate?> <non mi sto preoccupando! Voi prendete in giro me in continuazione. Quando voi vi portate a letto chiunque!> stava urlando. Chuck mantenne il suo tono calmo. <non direi proprio chiunque!> <ah no!> <no! Andiamo è la prima di cui sentite parlare! Come fate a definirmi un maniaco?> <e io… cosa sono io…?!> lo sguardo di Chuck lasciò trasparire confusione. <ora sono io a non capire voi!> <perché vi comportate con me in quel modo…?> <quale modo?> Blair stava perdendo la pazienza. <quel giorno al fiume!> stava di nuovo urlando. Chuck sorrise, ecco ricomparire quella fossetta. Il cuore accelerò i suoi battiti. Non sapeva che risponderle. Non sapeva nemmeno lui perché la trattava così, perché non riusciva a fare a meno di stuzzicarla e metterla in difficoltà quando sapeva che era in imbarazzo. Non sapeva perché il suo corpo provasse una tale attrazione per quello di lei. Ricordò che lei era una principessa, lui un servitore, che erano diversi. La verità non lo avrebbe portato da nessuna parte. <io… vi piaccio?!> azzardò lei. Il suo sguardo da cerbiatta. Il cuore di lui batteva più forte ora. I suoi occhi scuri brillavano di una luce che lei non aveva mai visto, li vedeva scrutarla, le sembrò che qualcuno la guardasse dentro, come mai nessuno aveva osato fare. Ora era lei ad assumere il tono di sfida. Ma Chuck non poteva essere leale. Non in quel caso. <state scherzando spero?> riprese il suo tono strafottente, lo sguardo vuoto. <allora perché lo fate… se non vi piaccio?!> lei voleva risposte, era stanca di dover affrontare costantemente quella sfida ogni giorno. Leggeva negli occhi di lei la stanchezza. Le si avvicinò, tanto da poter annusare i suoi capelli, profumavano di pulito e shampoo al miele. <per gioco… per cos’altro sennò.!> lei sentì qualcosa spezzarsi, non sapeva cosa, ma si sentì stanca e stufa. Con un piccolo sforzo si liberò della presa. <bene! Voglio tornare a casa. Ho finito i miei giri!> poi, senza aspettare risposta, gli diede le spalle e tornò verso la carrozza, facendosi aiutare a salire dal cocchiere. Chuck rimase per qualche istante immobile, ad osservarla. Poi salì anche lui sulla carrozza. Nessuno dei due parlò durante il viaggio di ritorno.

Verso sera, Serena avrebbe voluto tornare al castello per dare la bella notizia a Blair. Non vedeva l’ora che tutti lo sapessero. Era una giovane ragazza, bella e fidanzata che stava per sposarsi. Diede la notizia a Jenny che subito saltò al collo del fratello per congratularsi. Nate diede gli auguri a entrambi, dando la mano a Dan. <e bravo Humprey!> lui si limitò a sorridere imbarazzato. Non riusciva ancora a crederci, guardava Serena, viaggiava con la mente. Avrebbe passato il resto della sua vita con lei.

Quando fu sicura che tutti fossero a letto, Jenny uscì di soppiatto dalla sua stanza e raggiunse, camminando a passo felpato, la stanza di Nate. Bussò appena cercando di farsi sentire solo da lui. Poco dopo lui le aprì. Indossava una trasparente e bianca camicia di lino e dei pantaloni beige. Lei aveva la camicetta da notte lunga e di seta rosa, sembrava proprio la principessa che era. <vi disturbo?> disse gentile lei, con gli occhi da cucciola. <è successo qualcosa?> rispose invece lui. <ho fatto un brutto sogno!> mentì. Lui la osservava, bellissima nella vestaglia che le copriva appena la camicia da notte. Era bellissima, non poté negarlo. <entrate!> le fece segno di entrare, chiudendo la porta alle sue spalle. Lei aspettò che lui si voltò verso di lei. Non appena lo fece, si precipitò sulle sue labbra, baciandolo con dolcezza, cingendolo per le spalle. Lui era immobile, le braccia aperte lungo i fianchi di lei. Lei si distaccò quel tanto da poterlo guardare negli occhi. Lui la scrutava, cercando di capire cosa avesse in mente. <voi mi piacete… e tanto anche!> disse sincera lei. Lui continuava ad osservarla, senza fare niente. Chiuse gli occhi e lo baciò ancora, e ancora, e ancora, facendolo cadere sul letto. Era sopra di lui, aveva le mani poggiate sul suo petto. Lui era sdraiato, immobile, non sapeva come reagire. Ripensò alla fanciulla che aveva visto scuotere i biondi capelli al vento, danzare tra l’erba, non riuscì ad accostarla alla fanciulla che piano gli sfilava la camicia e lo baciava con foga. La lasciò fare, incapace di fare altro. Le mani di lei scivolavano affamate sul suo tonico corpo. <voi… non sembrate la fanciulla tranquilla che credevo foste..> lei continuava a baciarlo sul collo, sulle spalle, sul bacino. Sussultò. Lei si fermò, riavvicinandosi alle sue labbra, tenendosi a due millimetri da queste. <non crederete che abbia fatto la santarellina per tutto questo tempo da sola in Francia. Non sono una bambina, principe Archibald.!> scese con la mano, toccando il punto di non ritorno. Nate non resistette, la adagiò sul letto, portandosi sopra di lei, finendo quello che lei aveva cominciato. Addormentandosi circa un ora dopo, l’uno di fianco all’altra, esausti.

commentate mi raccomado !!! bacini
 
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Queen F.
view post Posted on 18/4/2010, 16:45




quel "io vi piaccio'" mi ricorda quelcosa??
mi sa tanto che nel prossimo capitolo ci divertiremo tanto...brava....
 
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180 replies since 11/4/2010, 18:25   9331 views
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