Boleyn. |
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| era ora che si liberasse. Adoravo quesi suoi versi, quei gemiti forti e passionali, li adoravo perchθ erano merito mio, e urlava di piacere invocando il mio nome. Lascia le mani fredde e le sostituii con la mia lingua calda, accogliendo quei seni nella mia bocca, prima uno, poi l'altro.
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