| cuoredpanna |
| | ciao ragazzeeeeee cm va??? ho un momentino libero e allora posto un pezzettino...baciniiiiiiiiiii Lei.. Le lacrime scorrono come un fiume in piena, sciolgono tutto il mio trucco, ma non mi importa. Entro di corsa nel mio appartamento stringo forte Dorota, quest’ultima capisce che c’è qualcosa che non va. Ripulisco il mio viso, inspiro ed espiro cercando di catturare la maggior quantità d’ossigeno possibile. Quando finalmente riesco a parlare mi volto verso Dorota, le ordino di sistemarmi le valige, di prepararmi una tazza di tisana calda e di portarmi i miei trucchi. D’improvviso la ragazzina viziata, fredda e distaccata prende nuovamente possesso di me. “Ma Miss Blair dove vuole andare?” mi fissa incredula, “Non ti pago per farmi delle domande” le dico usando il tono più gelido che ci sia, lei in segno di sconfitta abbassa la testa e velocemente svolge ciò che le ho ordinato di fare. La guardo mentre prepara le mie valige, è molto preoccupata per me, il mio primo istinto è quello di correre ad abbracciarla e raccontarle tutto, ma poi la ragazzina viziata riprende il sopravvento ‘Una donna di classe non abbraccia la servitù’ dico a me stessa cercando di convincermi.
Lei.. Richiamo all’attenzione tutto il mio staff, impartisco ordini, mi faccio portare delle cose, mando via della gente, cerco di impegnare la mia mente nel migliore dei modi, ordinando alla gente cosa deve fare per me. Una scattante Dorota mi consegna tre valige diligentemente preparate, lentamente mi dirigo verso il piano superiore, urlo a Dorota di raggiungermi e in un batter d’occhio questa è alle mie spalle. Le dico di prepararmi degli abiti comodi, mentre io mi rifugio in bagno. Apro l’acqua calda e dopo essermi spogliata faccio una doccia lunga quasi un’ora. Mentre l’acqua calda batte dolcemente sul mio corpo i pensieri cominciano a scorrere insieme a questa. Penso a dove andare, a cosa fare, penso al fatto che devo ricominciare la mia vita da capo, in fondo ho solo 20 anni. Rivedo gli occhi tristi di Serena, la mia migliore amica, l’unica cosa che mi trattiene qui è lei, non interromperò mai la nostra amicizia, lei è sempre stata la mia spalla. Spalla..ripensando a questa parola Dorota si fa spazio nella mia mente. Lei è stata una spalla sempre presente in tutti questi anni, correvo da lei in lacrime quando litigavo con Serena, le ordinavo milioni di cose e lei non mi deludeva mai, in questo ultimo periodo è stata la mia miglior confidente, mi ha incoraggiata e mi ha sostenuta quando glielo ho chiesto. Poi d’improvviso ripenso alle sue parole.. “Miss Blair deve parlargli, deve raccontargli tutto”, riapro d’improvviso gli occhi. ‘Già dovevo parlargli, raccontargli tutto’ ‘Perché non sono riuscita a parlargli a raccontargli quello che è accaduto, io dovevo dirgli che..’ d’improvviso i miei pensieri s’interrompono quando una Dorota preoccupata bussa alla porta del bagno. “Miss Blair va tutto bene? E’ li dentro da quasi un’ora” sorrido, “Si Dorota adesso esco”. Avvolgo un asciugamano intorno al mio corpo ed esco per vestirmi. Velocemente mi preparo, afferro il mio blackberry e chiamo il mio jet privato, devo ancora decidere dove andare, mentre Dorota acconcia i miei capelli mi lascio cullare da quel tocco delicato. “M..miss..” so che cerca delle spiegazioni, le sorrido, “Dorota, tu sei la mia seconda migliore amica, sono cresciuta accanto a te sotto la tua ala protettrice, mi hai guidata ed assecondata anche nelle scelte più folli, ed è per questo che ti voglio un gran bene, ma adesso ho bisogno di andare via..” fissandomi nello specchio mi stringe a se, ricambio il suo abbraccio, è una parte fondamentale di me, non so come farò senza lei.no no no no B nn andare viaaaaa nooooo a presto baciniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
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