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Chiusi gli occhi e mi morsi il labbro, assaporando qull'attimo all'infinito. La presi per i fianchi, di nuovo, e stavolta, staccandomi dal pilastro, camminai verso la piscina, fermandomi sul bordo. In piedi, davanti a me, divorai di nuovo il suo corpo, che ancora non avevo liberato tagli slip, le infilai una mano ditero la testa, scomparendo tra i lunghi capelli, mentre una mano le faceva scivolare l'ultimo brandello di stoffa che la copriva, ormai completamente bagnato. Una volta libero, la mia mano riprese ad accarezzarla dolcemente, con pi๙ facilitเ, ora che non aveva ostacoli. Fortunatamente riuscivo ancora a trattenermi. Improvvisamente mi staccai da lei, tanto che la sentii contrariata. La presi per mano, conducendola vicino la scaletta d'entrata in acqua. Scesi per primo, immergendomi. L'acqua mi arrivava poco a malapena pi๙ su dell'inguine. Le allungai la mano, affinch่ mi raggiungesse, ma non la feci entrare in acqua, la poggia li, sulla scaletta, facendola sedere e divaricandole le gambe, mentre la punta del mio membro sfiorava sott'acqua, la sua intimitเ. Infilai entrambi le mani tra i capelli, sorregendole il viso, unendo le nostre labbra, i cuoi gusti erano ormai mischiati. Sentivo il sapore della nostra eccitazione, la frizzantezza dello champagne.
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