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Ero davvero al limite, senza contare che aveva avuto giΰ due orgasmi, e io non ero ancora venuto. Cercavo di trattenermi, in quel modo non pensavo a niente altro, ma ora era davvero troppo. Presi Summer per i fianchi, di peso, trascinandola sotto di me, sul pavimento bagnato della piscina, eravamo entrambi nudi e il sudore si mescolava con l'acqua della piscina. La sdraiai, finendo sopra di lei, riprendendo a penentrarla, violentemente forte. Speravo si fosse abituata. Spingevo alternando gli ansimi, i gemiti, ormai ero al limite. Raggiunsi l'apice del piacere, venendo ancora dentro di lei. Non mi accasciai, non uscii, e arrivai a pochi millimetri dal suo naso, respirando sul suo volto. dio! non ce la facevo piω..
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