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| e poi finalmente, assecondando il desiderio di entrambi, i nstri corpi divennero una cosa sola. con lentezza e dolcezza entrò in me, mentre io lo accoglievo, come se ormai fosse diventato una parte di me. i miei muscoli si rilassarono completamente a loro agio, e le mie mani premevano dolcemente sui suoi lombi, per poi risalire la schiena e ridiscenderla, percorrendo con le dita la spina dorsale. sentivo i suoi muscoli tendersi e rilassarsi, mentre piano iniziavamo a muoverci. le spinte erano decise ma al tempo stesso dolci, e i suoi baci mi strappavano quasi dalla sensazione di essere su quella terra. nulla al di fuori di noi esisteva, e nulla al di fuori di noi aveva importanza. solo io e lui, l'uomo che non era entrato solo tra le mie gambe, ma in quell'organo che piano piano avevo dimenticato, il cuore. si, perchè anche se lo conoscevo da poco era inutile mentire a me stessa. lui era lì, ormai scritto con forza. la scelta era se cacciarlo o inciderlo a fuoco, ma in realtà era stata fatta parecchio prima. ormai era una parte di me, e non lo avrei allontanato. piegai una gamba, appoggiando il piede a terra, e mi mossi con lui. il piacere saliva ad ondate dentro di me, e sapevo che per lui era lo stesso. fu lento e inesorabile, magico e magnifico, e, quando raggiungemmo assieme il culmine, ci ritrovammo senza fiato, appagati come mai prima d'ora. le mie mani formicolavano, e il sangue arivava super ossigenato al cervello. lo baciai
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