My first Kiss, sono tornataaaaaaaaaaa

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chair94
view post Posted on 23/8/2010, 13:18




CITAZIONE (cuoredpanna @ 23/8/2010, 14:06)
Desiderò per un momento di trovarsi al posto di quella bottiglia, avrebbe tanto voluto assaggiare il sapore di quelle labbra, avrebbe voluto che Blair desse a lui, di sua spontanea volontà, il suo primo bacio.

NO COMMENT :wub:
 
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noby6
view post Posted on 23/8/2010, 14:11




Ma che teneriiiiiiiiii :*
 
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cuoredpanna
view post Posted on 24/8/2010, 13:54




che belli B e C da piccolini...

Se solo Blair avesse saputo che anche lui provava qualcosa per lei sin dall’asilo, sin da quando sua madre Eleanor, il primo giorno d’asilo l’aveva accompagnata davanti il cancello per poi lasciarla li con dei grandi lacrimoni che le solcavano il viso. “Blair sorridi” le aveva detto sua madre e fingendo aveva mostrato un sorriso degno di chi recita da anni, Chuck le si era avvicinato e le aveva detto che si sarebbero divertiti, lei aveva sfoderato uno dei suoi sorrisi più belli e si era avvicinata stando con lui tutto il giorno, poi era arrivato Nate a guastare tutto e lei aveva perso la testa per lui soltanto guardandolo. Ma Chuck ricordava ancora il suo sorriso aveva imparato in quel momento a capire quando mentiva, e quando Chuck le si era avvicinato facendola smettere di piangere il suo sorriso era vero, diverso da quello che aveva usato quando Eleanor le aveva chiesto di sorridere. Ritornò a guardarla era arrivata a metà bottiglia, il viso era ormai in fiamme, si avvicinò e sfilandole la bottiglia disse “Può bastare” e le sorrise. Gli altri cominciarono a sbadigliare e rimettendo perfettamente a posto la bottiglia andarono in camera di Blair. Accennando il primo passo Blair sentì il suo corpo leggero, la testa le girava e le veniva da ridere, barcollò ma Chuck la sorresse, “Vieni ti accompagno io in camera” le sorrise “Hai preso la tua prima sbronza” rise di gusto, Blair lo guardò nonostante fosse brilla capì che Chuck era divertito ma allo stesso tempo preoccupato per lei. Usando la scusa dei giramenti di testa si appoggiò a lui e si fece condurre in camera, era sicura che quello fosse l’effetto dell’alcool oppure quel Chuck Bass aveva ragione? Si stava innamorando di lui? Scosse la testa, l’alcool faceva davvero brutti scherzi. I sacchi a pelo erano stati sistemati diversamente da come aveva previsto Blair, Eric e Jenny che già ronfavano erano vicini, Dan e Nate erano nell’altro angolo della stanza, Serena era alle spalle di Jenny, mentre i loro sacchi a pelo erano vicini. Blair non se ne curò anzi in quel momento quella disposizione era perfetta, Chuck l’aiuto a stendersi e la coprì diligentemente, stendendosi accanto a lei avvicinò ancora di più il suo sacco a pelo. Blair lo fissò mentre a pancia in su guardava il soffitto, gli altri dormivano tutti, e in quel momento la sbronza di Blair cominciò a fare effetto. Il silenzio le provocava una ridarella incontrollabile, schiacciò la coperta contro la bocca ma continuava a ridere, Chuck si voltò ad osservarla, nell’oscurità vedeva il suo sacco a pelo sobbalzare ogni qualvolta ridesse, cercava di trattenersi ma l’alcool non glielo permetteva. Chuck ricordò la sua prima sbronza. Era da solo a casa, aveva otto anni, Bart era uscito da poco ed aveva lasciato una bottiglia di scotch su un tavolino poco distante. Chuck l’aveva fissata per ore, aveva visto suo padre berne di tanto in tanto e quando lo sorseggiava la sua espressione gli aveva fatto capire che doveva essere gustoso. Si era avvicinato ed aveva riempito il bicchiere, l’aveva bevuto di colpo. Il bruciore che aveva sentito all’interno del suo stomaco era stata una cosa indescrivibile, aveva creduto di andare a fuoco. Ma quando l’alcool aveva cominciato a fare effetto aveva riso per ore. Quello che accadde dopo era tanto mal di stomaco e ore intere di vomito. Suo padre aveva pensato ad una gastroenterite, e lui aveva annuito dicendo di aver mangiato delle ostriche. Aveva mentito, non avrebbe mai potuto dire a suo padre di aver bevuto dello scotch. Adesso guardando Blair sapeva che domani le cose sarebbero state critiche. Ma ora quella risata era contagiosa, anche lui non riuscì più a trattenersi e schiacciando la copertina contro il viso rise insieme a Blair per ore. D’improvviso Blair smise di ridere Chuck la fissò sapeva che ora avrebbe vomitato. La condusse in bagno e le resse la testolina mentre tutto l’alcool ingerito veniva fuori.


:wub: :wub: che dolce e premuroso C!!!!!!!
 
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chair94
view post Posted on 24/8/2010, 15:01




bè mi sembra il minimo visto che è stato lui a farla ubriacare xD Chuck prima volta sbronzo già ad otto anni O___O io ne ho 15 e ancora non mi sono mai ubriacata... è lo so sono parecchio indietro xD
 
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noby6
view post Posted on 24/8/2010, 18:13




Che tenero Chuck lo adorooooo :wub:
 
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cuoredpanna
view post Posted on 25/8/2010, 12:32




ahahhah chiar io la mia prima sbronza l'ho presa a 16 anni e ti auguro d nn prenderne mai una....è bruttissimo...ihihihih

Scese e senza svegliare Dorota preparò un caffè amaro con una goccia di limone, questo avrebbe calmato lo stomaco di Blair, l’avrebbe pulito dagli ultimi residui e dopo si sarebbe sentita meglio. L’aveva visto fare a suo padre mentre aiutava un amico ubriaco. Blair lo bevve ed immediatamente eliminò gli ultimi residui di alcool. Chuck la sorresse mentre l’accompagnava in camera una volta distesi Chuck le mise la sua copertina addosso. “Mi stai aiutando” disse Blair sottovoce, ripensando al loro patto, lui scosse la testa, “Questo è al di fuori del patto, solo io so come farti passare una sbronza e poi non vuoi mica che tua madre ti trovi ubriaca?” sorrise, Blair gli si avvicinò, sentiva il cuore quasi scoppiarle nel petto. Il cuoricino di Chuck aumentò velocemente i battiti, “Ti posso tenere la mano?” chiese Blair timidamente, non sapeva da dove fosse nata quella richiesta, sentiva solo che in quel momento aveva voglia di stringere la sua mano. Chuck annuì, la sua gola era inaridita, quasi tremava pensando al contatto che avrebbero avuto tra qualche istante. D’improvviso la porta della cameretta si aprì loro chiusero istintivamente gli occhi senza fare alcun movimento fingendo di dormire, Harold e Eleanor salutarono Blair con un bacio e poi richiusero la porta alle loro spalle. “Non hanno sentito l’odore dell’alcool, il caffè serve anche a quello” disse Chuck senza aprire gli occhi, sapendo che Blair era preoccupata per quello. Blair non disse nulla, non aprì gli occhi, Chuck pensò che si fosse addormentata, deluso dal contatto che non avevano avuto. Poi udì un flebile rumore sotto la copertina pensò che Blair si stesse voltando, poi la sua manina fu afferrata da quella di Blair, il suo cuore si bloccò, “Grazie” sussurrò Blair. Chuck sorrise a trentadue denti sicuro che nessuno l’avrebbe visto, sapeva che Blair adesso era lucida, l’alcool ormai era stato del tutto eliminato e i suoi gesti e le sue parole venivano dettati dal cuore, sapeva che stava stravolgendo la vita di Blair, non aveva programmato tutto ciò, stava succedendo tutto così naturalmente che ne fu entusiasta. Blair sorrise e poi richiuse gli occhi, avrebbe voluto restare così per sempre.

:wub: :wub: :wub: :wub: :wub: :wub: che belliiiiiiiiiiiiiiiiii B devi syare cn C tuuuuuuuuuuuuuu
 
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chair94
view post Posted on 25/8/2010, 13:52




oddio è dolcissima questa scena!!!!! :wub:
 
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noby6
view post Posted on 25/8/2010, 13:59




nuuuuu che belliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii :wub: adorabiliiiii :wub:
 
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guccina95
view post Posted on 25/8/2010, 22:10




eccomi qui a commentare quest'altra tua fanfiction..me l'ero persa ma adesso ho letto tutti i capitoli...che bella che teneri che sono i chair anche da undicenni..che tenerezza ..la prima sbronza a undici anni..io l'anno scorso a 14 anni ad un compleanno mi sono bevuta quasi 3 bottiglie di spumante dopo aver mangiato quasi niente..a fine copleanno andai da mia mamma nn sentivo le gambe e lo stomaco sotto sopra l'ultima bevuta giorni fa 3 bicchieri di vodka e melon a casa da sola..ihhi come chuck..nn vedo l'ora di leggere in continuo <3<3
 
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cuoredpanna
view post Posted on 26/8/2010, 13:22




ciao guccinaaaaaaaaaaaaaaaaaaa la sbronza con la vodka è bruttissima ihihihi...sxo nn ne prenderai più una del genere =)

Casa Waldorf – L’indomani mattina

Dorota andò a svegliare dolcemente Blair e i suoi amici per fare colazione, una volta svegliata si vestì indossando una gonnellina alla marinara con sopra una camicetta bianca con delle ballerine rosse ed il suo immancabile cerchietto, abbinato alle scarpine. Quando anche gli altri furono pronti scesero per fare colazione, Blair salutò Harold ed Eleanor e cominciò a mangiare un croissant cercando di ignorare la forte emicrania provocata dalla sbronza del giorno prima. Chuck sorrideva guardandola, sapeva che cercava di mantenere un espressione seria e composta, quando invece avrebbe voluto restare a letto per il giorno intero. Finita la colazione, Chuck, Serena, Eric, Nate, Dan e Jenny andarono in salotto a guardare la tv aspettando i loro genitori. Harold chiamò Blair in disparte. “Blair, questa mattina mentre offrivo da bere ad un mio collega mi sono reso conto che la mia bottiglia di vodka era metà vuota” la guardò severamente, Blair cercò di pensare ad una scusa plausibile, sapeva che qualsiasi cosa avrebbe detto non sarebbe stata credibile, abbassò lo sguardo cercando di nascondere i suoi occhi ormai lucidi. “Blair Cornelia Waldorf” disse sua madre in tono solenne, sapeva che quando pronunciava il suo nome per intero, non voleva dire niente di buono. Blair sprofondava sempre più nell’imbarazzo, cercando qualcosa da dire. “Scusate signori Waldorf ma è stata colpa mia, Blair mi aveva detto di non giocare vicino la cristalliera, ma non le avevo dato retta ed urtandola la bottiglia si è inclinata versandone metà per terra” una vocina coraggiosa si fece spazio dietro Eleanor. Loro si voltarono a fissare quell’ometto vestito di tutto punto che difendeva Blair. Harold annusò il pavimento e ne restò sorpreso, questo odorava davvero di alcool. “Ok, Chuck vi credo, ma non giocate più qui vicino potrebbe essere pericoloso” disse Harold accarezzando il volto di Chuck. Eleanor e il marito si allontanarono per fare colazione, Blair asciugò le lacrime e tirando su col naso chiese a Chuck dove avesse pescato quella scusa, “Ieri mentre bevevi, un po’ di vodka è caduta sul pavimento, e quindi ho giocato quella carta, non avrei mai pensato che tu padre avrebbe fatto come un cane da tartufo” sorrisero entrambe. “Però questa volta mi hai aiutata” disse Blair fissandolo, “Diciamo solo che ora siamo pari” disse lui voltandosi per dirigersi in salotto, Blair corse accanto a lui e velocemente gli stampò un bacio sulla guancia “Io so ringraziare” disse scappando via. Chuck restò immobile al centro della stanza da bar, il suo cuore era diventato un martello pneumatico, le sue guance erano ormai una vampata di fuoco, sentiva le gambe tremargli, alzò lentamente una manina e toccò il punto un cui Blair lo aveva baciato, sorrise..quella Waldorf sapeva come muoversi. Una parte del suo corpo si ribellava a quelle emozioni, continuava a sentire una voce che gli ripeteva sei Chuck Bass tu non pensi queste cose, ma in quel momento decise di farsi cullare da altre emozioni, da quella vocina profonda che gli diceva che Blair Waldorf sarebbe stata la donna della sua vita.


:wub: :wub: :wub: :wub: che bello C!!!!!!!!!
 
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chair94
view post Posted on 26/8/2010, 15:01




quanto è dolce Chuck!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :wub: :wub: :wub: :wub: :wub:
 
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noby6
view post Posted on 26/8/2010, 19:33




Chuck innomorato è troooooooooppoooo teneroooooooooo :wub: lo adoroooooooooo :P
 
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guccina95
view post Posted on 26/8/2010, 20:05




belllissimo il continuoooo..che teneri CeB come sempre..nn vedo l'ora di leggere il continuo..mi piace tantissimo
cmq si è vero lla sbonza con la vodka è bruttissima..solo se ci penso sto male..credo che prima di bere altro ci penserò due volte
 
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cuoredpanna
view post Posted on 27/8/2010, 13:08




bravissima guccina e poi il post sbronza è bruttissimo t senti davvero una pezza...blli C e B piccoli..

Central Park

Blair sedette sulla panchina di pietra e posò il sacchetto con all’interno il pane, sulle sue gambine. Fissò il piccolo stagno e spezzando un po’ di pane cominciò a lanciarlo alle anatre affamate. Quella mattina era uscita presto di casa, aveva deciso di recarsi da sola al parco, di solito Dorota l’accompagnava, ma in quel momento preferiva di gran lunga essere immersa nel silenzio totale, ascoltava solo lo starnazzare delle anatre che le chiedevano altro pane. Quello era il suo posto preferito, si recava lì ogni volta che qualcosa la rendeva triste o la preoccupava. Ma in quel periodo dentro lei aveva cominciato a farsi spazio una preoccupazione più grande di quanto credesse. Sentiva spesso i suoi genitori litigare, ma negli ultimi due mesi le cose erano diventate ingestibili. Quella mattina li aveva sentiti urlare più del solito, e suo padre era andato via sbattendo la porta e urlando che sarebbe partito per la Francia non sapendo quando sarebbe tornato. Blair si rattristò maggiormente pensando che suo padre non l’avesse salutata. “Sapevo di trovarti qui principessa” disse Harold comparendo alle spalle di Blair. Sul suo viso improvvisamente apparve un sorriso radioso, sapeva che suo padre non sarebbe andato via senza salutarla. “Vieni piccola sediamoci” disse Harold indicando la panchina. “Sai Blair quando avevi qualche anno mi piaceva portarti qui e dar da mangiare alle anatre, tu ti divertivi un sacco ad inseguirle, e a me piaceva guardarti. Adoravo osservare la tua eleganza nonostante fossi piccolina, sapevo che crescendo saresti diventata una donna di classe, e non mi sbagliavo” disse ammiccando “Adoravo, ed adoro tutt’ora questo posto, poiché dona tranquillità e ti permette di riflettere. Mi dispiace per lo spettacolo di questa mattina” aggiunse rattristandosi “Sai che io e te non abbiamo segreti, e ammetto che ultimamente le cose con tua madre non vanno molto bene, ho deciso di prendermi un po’ di tempo per riflettere. Andrò a Parigi per un po’, ma ricorda che tu sarai sempre nel mio cuore, ti manderò tantissime e-mail e ti invierò milioni di regali. Mi raccomando non far arrabbiare la mamma” concluse Harold trattenendo le lacrime. Per tutto il tempo Blair era stata in silenzio sentiva la gola farle male, poiché il groppone di lacrime che doveva mandare giù era molto pesante. Annuì quando suo padre concluse e senza aggiungere niente lo abbracciò rifugiandosi sul suo petto. Harold la strinse forte e lasciò che diverse lacrime gli accarezzassero il viso. “Blair ricorda sempre che il tuo papà ti vuole un’infinità di bene e soprattutto che tu sei la mia principessina” Blair si strinse più forte a lui “ E tu ricorda sempre che sei il papà migliore del mondo” disse piangendo. Harold la salutò ancora una volta, il suo jet l’attendeva. Blair restò lì a dar da mangiare alle anatre, immersa nel silenzio totale, ascoltando il loro starnazzare mentre le lacrime le solcavano il viso.


:( :( :cry: :cry: :cry: povera la piccola B... :cry:
 
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noby6
view post Posted on 27/8/2010, 13:37




povera piccolaaaaaaaaaaaa :(
 
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175 replies since 13/8/2010, 13:28   4838 views
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