| cuoredpanna |
| | e finalmente cn un pò d tempo a disposizione ecco il continuo... L’indomani mattina arrivati a scuola Blair salutò tutti i suoi amici, abbracciò Nate ripensando a lui e Serena “Sono contenta per voi” si limitò a dire e Nate colto il senso di quella frase la strinse forte a se. Dopo qualche minuto arrivò anche Chuck che imbarazzato ancora per l’affermazione di quella mattina scappò via, con lo sguardo fisso sulla strada non vide una ragazzina che travolse in pieno. “Ehi..” sentenziò lei, “Scusa non..volevo” disse lui voltandosi e fissando la brunetta che adesso sorrideva, “Ti perdono solo perché sei carino” rispose e voltandosi andò via. Chuck continuò a fissarla, aveva i capelli nero corvino, dei grandi occhi verdi profondi e uno stile impeccabile di chi sa davvero di fare colpo. Deglutì sentendo un formicolio piacevole all’interno del suo stomaco, quella ragazza era davvero carina. Sorrise e con una nova espressione si allontanò. Finite le lezioni, i quattro amici si ritrovarono nel cortile della scuola per darsi appuntamento quel pomeriggio a Central Park, Blair voleva assolutamente passare un po’ di tempo con Chuck, sorrise all’idea di quel pomeriggio insieme. Finiti i compiti Blair si preparò per quel pomeriggio al parco, indossò un leggings nero con una magliettina lunga sopra e un paio di stivaletti di camoscio molto comodi, sfoggiò uno dei papillon di Chuck abbinato al suo abbigliamento e raggiunse Serena in limousine. Lei indossava un jeans scolorito dalle ginocchia in giù e una magliettina nera con tante scritte, erano sempre in simbiosi loro anche sui vestiti. Raggiunsero Central Park dove Nate e Chuck le attendevano, entrambe indossavano vestiti casual Nate indossava una camicia a quadri con un pantalone nero, mentre Chuck aveva un jeans strappato all’altezza delle ginocchia e una magliettina dello stesso colore di quella di Blair. Lei sorrise come sempre vestivano uguali. Raggiunsero i ragazzi e salutandoli si incamminarono per le vie di Central Park, restavano tutti in silenzio ognuno imbarazzato per qualcosa, “Ehi ma tu sei quello carino di stamattina” disse una voce alle loro spalle, Chuck sentì il cuore accelerare i battiti e voltandosi le sorrise. “Ciao” disse timidamente lui, poi voltandosi verso gli amici disse “Ragazzi ci vediamo più tardi” e congedandosi si diresse verso quella brunetta interessante. Blair fissò l’accadere dei fatti ammutolita, non sapeva chi fosse ma già sentiva di odiarla, non diede a vedere nulla e senza salutarlo si voltò continuando a camminare. “Non mi hai ancora detto il tuo nome” disse Chuck prendendo il coraggio a due mani, “Io sono Stephanie e tu?” disse fissandolo con uno sguardo che fece scorrere un brivido lungo la sua schiena, “Io sono Chuck Bass” sorrise lui sicuro di colpire con la sua risposta, Stephanie arrossì, aveva visto Chuck quella mattina a scuola e se ne era perdutamente innamorata si era ripromessa che sarebbe stato suo, sorrise vittoriosa sapendo di fare un certo effetto su di lui. Camminarono per un bel po’ parlando del più e del meno, poi Stephanie raccontò a Chuck che era appena giunta in città, che era figlia di un Lord inglese e che il suo cognome era Beaton. Sarebbero restati in città per qualche mese disse guardando Chuck con uno sguardo accattivante che ancora una volta fece scorrere un lungo brivido lungo la schiena di lui. “Mi farebbe piacere visitare la città” disse “Magari in compagnia di qualcuno che la conosce..bene” aggiunse sorridendo, Chuck deglutì “Quando vuoi” sussurrò lui e questa volta fu Stephanie a sentire quel lungo brivido lungo la schiena, si quel Chuck l’aveva stregata. Camminarono per l’intera giornata, Chuck le mostrò le meraviglie di New York anche se Stephanie non sembrava interessata ai monumenti, continuava a fissare Chuck, il suo viso, il suo stile, la sua camminata, era pazza di lui ed era sicura che gli avrebbe fatto perdere la testa. Nate e Serena camminavano l’uno accanto all’altro scambiandosi sguardi dolci e sorrisi imbarazzati, Blair era stanca di quelle smancerie lei era stata piantata in asso perché quell’odiosa brunetta le aveva portato via Chuck. Sbuffò e voltandosi salutò i due innamorati e si diresse verso casa sua. Guardava annoiata le vetrine dei negozi, poi all’improvviso urtò qualcuno “Scusami” si affrettò a dire, “Attenta a dove metti i piedi” disse la brunetta guardandola dalla testa ai piedi, Blair la fissò con il suo sguardo altezzoso “Sta lontana da Chuck” sorrise soddisfatta la brunetta “Gli farò perdere la testa” “Sta sicura che si stancherà presto di te, sei solo un’infatuazione passeggera” Blair sorrise guardando la brunetta abbassare lo sguardo, aveva colpito nel segno come sempre, dopo qualche secondo Chuck comparve alle loro spalle, “C..ciao Blair” disse lui ancora in imbarazzo, “Bass” si limitò a dire lei, poi voltandosi andò via, Chuck la fissò, adorava la camminata di Blair, la guardò finché non divenne un puntino, adorava Blair e nessuno avrebbe mai avuto il suo stile, eppure Stephanie lo ammaliava, si voltò e la guardò aveva uno sguardo strano, spento, pensieroso immaginò che Blair avesse colpito nel segno come sempre. Stephanie si congedò e pensierosa andò via. Blair era soddisfatta, aveva affossato quella brunetta con una sola risposta, adesso doveva riprendersi Chuck. Decise di dare un occhiata ad alcuni cerchietti, adesso le era tornato il buon umore. “Ahi” urlò quando un ragazzino le pestò il piede “Mi..mi dispiace” disse voltandosi lui “Non preoccuparti” rispose lei arrossendo, quel ragazzino era davvero carino. “Posso presentarmi?” sorrise, Blair guardò quel sorriso bianco, così puro, le labbra si curvarono in un gesto così elegante che Blair ne restò incantata. “Sono Marcus” le tese la mano e Blair stringendola disse “Blair Waldorf, io sono Blair Waldorf” e in quell’istante l’immagine del foglietto scritto da Chuck le ritornò alla mente, si sentì piena di sicurezza, forte e fiera di essere se stesse, ancora una volta ringraziò Chuck, lui le stava cambiando la vita. un bel capitolone...
| | |
| |
|