CONTINUA DA CASA DEBUSSYCome da appuntamento, raggiunsi Henry nel suo studio. Lo abbracciai affettuosamente e lui ricambiς con altrettanto affetto: mi passava una manciata d'anni, ma eravamo amici di lunga data. Fu lui, per primo, a spingermi ad entrare nel campo della moda e fu lui che consacrς il mio successo, e non smettevo mai di essergliene grata.
Sono felicissima di vederti!!! Sei sempre piω affascinante e piω... gay! Non mi stancherς mai di dirti che sei una grave perdita per il genere femminile!!Rise di gusto, mostandomi i suoi denti bianchissimi e mi chiese come mai ci avevo ripensato
Avevo una relazione con un ragazzo piuttosto geloso! Come sai non ho problemi economici, quindi potevo anche fare a meno di arrotondare il mio budget! Adesso ci siamo lasciati, e tu capisci cosa intendo se dico che ogni angolo della cittΰ deve essere ricoperto da me?!Annuμ compiaciuto e iniziς a farmi vagliare le varie proposte. Scegliemmo assieme, come sempre.
La mattinata passς velocissima sul set. Henry era convinto che fossi nata per sfilare e mettermi in posa e si rammaricava del fatto che io non prendessi seriamente quella che per me rimaneva solo una passione.
In quel momento il mio ego, giΰ smisurato, aveva raggiunto livelli spropositati: era da tantissimo che non ero cosμ al centro dell'attenzione e che tutti i riflettori, non in senso figurato, fossero puntati su di me.
Salutai e ringraziai Henry e tutta la sua troupe: sceneggiatori, truccatori, modelli, parrucchieri, fotografi e chi piω ne ha piω ne metta.
Henry si raccomandς con me di farmi viva piω spesso perchθ amava i miei capelli ramati, le mie lentiggini e quegli occhi "color del cielo sereno", cosμ come li definiva lui. Mi disse che avrebbe mandato in stampa le foto e che giΰ nel pomeriggio, se non prima, avrei visto il mio volto affacciandomi dalla finestra. Precisai quali dovessero essere le foto messe come cartelloni pubblicitari fuori ed intorno al Palace, a cui la vista di Cristiano non avrebbe potuto sfuggire
E tutte le altre sparse per New York, per Manhattan, per tutto l'Upper East Side. Che se mai avesse voluto sfuggirmi, avrebbe fatto prima a prendere un aereo e scappare oltreoceano. Tutto tappezzato con il mio volto, il mio corpo e siglato da una qualche splendente griffe. E, dopotutto, mi stuzzicava l'idea che anche Nate le vedesse...
Edited by Riel - 15/5/2010, 23:39