Casa Waldorf

mmm...aprii gli occhi e sentii subito il profumo delle brioches che dorota stava sfornando come ogni mattina per la colazione...e chi me lo fa fare di scendere adesso? non ho ancora voglia di lasciare le mie bellissime lenzuola di seta...no infatti adesso chiamo dorota e mi faccio portare di sopra la colazione!

Sentii la signorina waldorf chiamarmi doveva essersi svegliata in un attimo le preparai la colazione e la portai di sopra..."Signorina waldorf ecco le sue brioches appena sfornate se ha bisogno mi chiami!

grazie dorota come al solito mi leggi nel pensiero risposi
oggi devo fare un po' di cose: stamattina andrς a fare un po' di shopping in centro e poi pomeriggio andrς a fare un salto da nate se non θ impeganto con chuck..
ero intenta a pensare a come mi sarei vestita quando il cellulare squillς..era arrivato un messaggio da Gossip Girl che diceva:
serena θ tornata!
O MIO DIO!!! urlai lasciando cadere il cellulare

mi ripresi dallo shock per quello che avevo appena letto...
dovevo assolutamente rivederla..mi doveva troppe spiegazioni,troppe cose c'erano da chiarire e ancora non sapevo se le sue scuse o le sue giustificazioni sarebbero bastate a farmi passare l'amarezza e la delusione..
avrei scritto un messaggio a serena sul taxi e poi ci saremmo trovate da qualche parte per parlare.
finita la colazione andai a lavarmi e vestirmi ( e a profumarmi ovviamente!).
salutai dorota e una volta fuori dal mio bellissimo palazzo gridai:
"Taxiiiiii" immediatamente un'auto si fermς,salii e dissi:
"mi porti in centro grazie e mi lasci davanti al metropolitan museum"

Il taxi si fermς proprio di fronte casa Walfdorf. Non era stato difficile trovarla, nell'Upper East Side tutti sapevano dove dimorava la famiglia Walfdorf!
Pagai il taxista e scesi. Un lungo sospiro; il timore che Blair non mi avrebbe riconosciuta stava insidiandosi nella mia mente. Ma come poteva dimenticare i miei capelli rossi? Persino in casa ero nominata Rouge! Perς erano passati tanti anni dall'ultima volta che ci eravamo viste, ed era piω che plausibile che nel vedermi si fosse chiesta chi fossi.
Coraggio! pensai e mi addentrai nel palazzo. Salutai il portiere e salii con l'ascensore. Finalmente le porte si aprirono e mossi qualche passo verso l'interno della casa, guardandomi attorno
Ehmm.. salve...
Attesi che qualcuno rispondesse

Vidi venirmi incontro la domestica
Oh salve... sμ, cerco la signorina Blair
Ringraziai per la gentilezza e seguendo il suo consiglio andai a sedermi in un divanetto dall'aspetto comodissimo e attesi che Blair arrivasse...
Nel frattempo, guardandomi attorno, posai gli occhi su delle foto del salotto: era Blair, sicuramente, manteneva quell'occhi vispi, quel sorriso a tratti beffarrdo, che nascondeva un velo di malinconia, ma era bellissima, elegantissimi, cosμ come la immaginavo, cosμ come la ricordavo!

CONTINUA DAL VICTROL VICTROLA

entrai in casa distrutta e sconvolta da quello che era appena accaduto. Che assurditΰ. Sono a casa! dichiarai non appena uscita dall'ascensore, prima di recarmi in salotto, poggiai la giacca sull'appendiabiti e mi sedetti un istante sulla poltroncina vicino l'ascensore. Ero davvero distrutta.

Edited by Queen B - 4/12/2009, 22:51

Avevo mosso qualche passo verso l'interno del salotto ove si trovavano le foto, quand'ecco che udii una voce provenire dall'ingresso.
Gelai. Rimasi impalata per un attimo, nella testa scorrevano intanto mille e mille domande
Sarΰ lei? Che faccio? Che dico?
Scossi il capo come per riprendermi dal torpore e, decisa, feci capolino all'ingresso.
Lei era lμ, seduta sul divanetto...
Schiarii la voce che per un attimo temetti di aver perso
Ci... Ciao...
Non aggiunsi altro, aspettai una sua reazione

Mi sentii salutare, cosμ alzai lo sguardo e mi trovai di fronte una ragazze.
Ehmmm... ciao ... e tu chi sei? chiesi un pς acida, ero davvero esausta di sorprese per quella sera. Anche se i suoi capelli rossi mi ricordarono qualcosa...

Avevo messo in conto questa domanda, cosμ come avevo sperato che non me la rivolgesse!
Mossi qualche passo verso di lei, avvicinandomi
Sono Gwen... feci una breve pausa Gewndoline di Parigi abbozzai un sorriso e continuai Ora ti ricordi di me? Abbiamo passato diverse estati assieme schiamazzando per i vigneti francesi!

Oh, si, θ vero! Tu sei Gwen, come ho fatto a non riconoscerti? sorrido allegramente. Sei davvero cambiata! dico poi dopo averla scrutata per un attimo Come stai? Sono davvero felice che tu sia passata!

Finalmente mi lasciai andare in un sorriso
Ehsμsμ... sono cambiata, ma non capisco come abbia fatto a non riconoscere questa massa di capelli rame!!! sghignazzai
in realtΰ non sono passata, ho intenzione di fermarmi qui a New York... sottolineai quest'ultima frase. La voce si era modulata in un tono che tutto lasciava intendere...

Edited by Riel - 7/12/2009, 16:27