PERFECTION, Chair

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tottinha10
icon12  view post Posted on 26/6/2010, 12:38




Rieccomi qui! E' estate e ho pochissimo tempo per scrivere, ma questa storia ce l'avevo in mente da moltissimo tempo e quindi eccomi qui. E' il SEQUEL della mia prima Fan Fiction "My First Ff " Prima dil leggerla dovreste quindi leggere quella! A dimenticavo: sarà-proprio per mancanza di tempo-molto piu' breve della prima. Un bacio, commentate!

PERFECTION :wub:

Amare non significa trovare la perfezione bensì perdonare terribili difetti


"Paul Harold Bass la sua condotta è inqualificabile!"
Il ragazzo sghignazzò, cercando di mantenere un aspetto serio. La preside era rimasta sconvolta all'appello della maestra: il giovane Bass, anni 16, sorriso e occhi di stampo di famiglia, aveva palpato con insistenza una sua compagna di classe, che aveva incominciato a mandare urletti isterici per il corridoio.

"Signora Preside, le vorrei spiegare una piccola questione: mi sento offeso dalle vostre accuse. E' stato il didietro della mia compagna a finire sulla mia mano."
La preside rimase sorpresa dal tono e dal modo di parlare, che non si addiceva di certo ad un ragazzo.
In quel momento la porta della presidenza si aprì, e qualcuno entrò nella stanza.

"Oh, signora Audrey Bass, a cosa dobbiamo l'onore?" chiese ironica la Preside.

Una ragazza molto bella, sui 15 anni, capelli mandati indietro da un cerchietto, fece la sua trionfale entrata nella sala. Sorrise al fratello maggiore.

"Signora Preside, mio fratello è completamente innocente! Ho appena parlato con Marta, la ragazza che secondo voi è la vittima in questo avvenimento e mi ha detto che la sua era solo una finta, per attirare l'attenzione del mio fratello. Deve sapere che ha una cotta per lui."

"Come tutto l'istituto" aggiunse Paul sorridendo.

"Paul, Audrey, potete andare fuori. Dovrò sentire la versione di Marta, poi vedrò cosa fare."

Paul si alzò, lentamente, sistemandosi i pantaloni e prendendo per mano sua sorella. Vedendoli uscire la Preside si chiese come la sua scuola potesse essere finita in mano a quei due diavoli, vestiti con sciarpe e cerchietti costosi.

"Per curiosità, cosa hai detto a Marta per farle cambiare idea?"

"Oh, diciamo che lei teneva al suo nuovo cappellino...Sai viene direttamente da Parigi e sarebbe stato uno spreco rovinarlo!"

"Grazie Sis!"

I due incominciarono a ridere-stronzi, bellissimi e spietati- e si divisero, per andare dentro la Constance e il Saint Jude.


CHUCK'S POV

"Ma certo, verrò appena possibile Preside. Mi dispiace moltissimo per l'accaduto." Blair attaccò il telefono, sbuffando sonoramente.

"Cosa succede Blair?" chiesi, ripiegando per un attimo il giornale.

"Paul ne han combinata un'altra delle sue."
Non riuscii a trattenere un sorriso.

"E' proprio mio figlio!"

"Chuck, non lo deve essere! Dobbiamo fermarlo prima che..." disse lei, zittendosi di colpo.

"Che cosa Blair? Che diventi come me? Questo ti preoccupa?" chiesi, alzando il tono della voce.

"Devo andare dalla Preside Chuck. Ci vediamo dopo."

Hey Upper East Siders, Gossip Girl here. Your one and only source into the scandalous lives of Manhattan's elite: avvistata Blair Bass uscire furente dal suo nido d'amore per dirigersi al Saint Jude. Sembra proprio che il figlio che segue le orme del padre non vada giù alla nostra Regina!

"Ehi ragazzino! Tu non puoi stare qui!"

Paul mantenne la sua aria indecifrabile, con la mano in tasca. Non si sarebbe mai spostato dall'ombra di quell'albero. Era ricreazione e non c'era miglior posto di quello per riposarsi tra una lezione e l'altra.

"Posso fare quello che voglio! Sono Paul Bass" rispose.

L'altro ragazzo non riuscì a trattenere una risata.

"Che diavolo hai da ridere?" chiese Paul scocciato.

"E così tu saresti il figlio di Chuck Bass?"

Paul annuì energicamente; sapeva che quando si parlava di suo padre non poteva che esserne orgoglioso.

"Beh, si vede proprio che sei il figlio di quel rammollito."

Paul fu colpito da questa frase. Non era di certo ciò che si aspettava. Ricco, con un'intelligenza acuta, bellissimo e ricercato da tutte le donne di Manhattan: questo era suo padre. Non di certo un rammollito.

"Come ti permetti?" rispose stizzito.

Il ragazzo sghignazzò "Anche Gossip Girl ha detto che tuo padre è codardo, molti anni fa."

"Non è vero! Tu non sai di cosa parli!"

"Ah, l'amore cambia le persone Paul."

"Mio padre NO. Lui è Chuck Bass! Non cambia!"

"Devo dire che non conosci bene tuo padre. Vediamo, di Blair Waldorf cosa mi sai dire? E' anche lei una delle tante per tuo padre?"

Le certezze di Paul vacillarono. Non ci aveva mai pensato. Suo padre, che era diventato il suo modello per le conquiste, si era legato esclusivamente ad una donna da più di 10 anni. Questo Paul non poteva approvarlo. E di certo ancor di più non approvava che qualcun'altro lo attaccasse su questo. Paul voleva ribattere, ma non sapeva esattamente cosa dire. Così si spostò dall'ombra e se ne andò camminando lentamente, accompagnato dalle risate di scherno di quel ragazzo.

"Ehi Audrey, hai visto chi c'è lì?"

Audrey si girò lentamente. Nicholas Archibald era lì, in tutta la sua bellezza. Occhi chiari, capelli biondi cenere. Figlio di Nathaniel Archibald e...Vanessa Abrams. Migliore amico di suo fratello Paul.
Audrey si limitò ad annuire, portando alla bocca un altro pò di yogurt. Era innamorata da sempre di quel ragazzo. Nicholas si girò e sorrise al gruppetto di ragazze.

"Oh, ha preso tutto dal padre!" sussurrò una delle tirapiedi di Audrey.

La Reginetta della Constance gongolò.

"Il padre è molto amico con i miei! Vengono spesso a cena e..."

"Beh, sappiamo tutti della storia di tua madre e Nate. Ma a quanto pare ha vinto Vanessa di Brooklin e tua madre si è dovuta accontentare di un cavaliere nero, invece di un principe azzurro." sibilò velenosamente Engie, un'altra tirapiede.

Audrey fu presa alla sprovvista. Questa frecciatina la colpì in pieno. Sua madre, la bellissima stilista Blair Waldorf, era passata in secondo piano per Nathaniel Archibald ai tempi del liceo ed era stata sostituita prima con Zia Serena, poi con Vanessa di Brooklin. Se ora la moglie di Nate fosse stata Serena non ci sarebbero stati problemi: si sapeva che la bionda era un pò migliore. Ma superata da una di Brooklin! Questo proprio non lo poteva sopportare! Engie si rese conto che la sua affermazione aveva colpito a fondo, dato che la Reginetta non riusciva a rispondere. Il suono della campanella, che indicava la fine della ricreazione, fu di grande aiuto per Audrey.
 
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Queen B
view post Posted on 26/6/2010, 13:02




Bellaaa mi piace molto !!! =) Non vedo l'ora di leggere il continuo ;)
 
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queenB.
view post Posted on 30/6/2010, 10:09




Complimenti, molto interessante! aspetto il continuo! =)
 
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guccina95
view post Posted on 30/6/2010, 10:09




mi piaceee molto.,..voglio leggere il continuo..!la nuova generazione degli intrighi dell'elite di manathann
 
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tottinha10
view post Posted on 30/6/2010, 11:24




Grazie a QueenB e a Queen B e a guccina95: troppo gentili :wub:
Questo capitolo è un pò intermezzo. Spero che vi piaccia comunque :)



cap. 2 PUNISHMENT & SHOPPING

Paul entrò nell'aula di matematica e si sedette all'ultimo banco. Poco dopo Nicholas lo raggiunse.

"Ehi!" sussurrò il biondino. Paul alzò la testa dal suo foglio e fece un cenno con la testa.

"Tutto ok Paul? Non ti è mai piaciuta la matematica, e ora sei concentrato sul tuo foglio..."

Paul alzò lo sguardo e zittì l'amico. "Sto facendo un piano Nicholas...Un perfettissimo piano." Nicholas fece spallucce e finse di seguire la lezione, mentre cercava di gettare occhiate al foglio dell'amico.

Audrey si era seduta, stranamente, al terzo banco, mentre di solito preferiva i primi. Era una studentessa modello, tutti i suoi voti erano altissimi, e la sua media impeccabile. Ma ora aveva altro da fare che ascoltare un professore che parlava di letteratura. Sua madre doveva assolutamente stare con Nathaniel Archibald, altro che Chuck Bass! Il suo piano era praticamente perfetto.

Quando le lezioni finirono Paul uscì e andò con Nicholas davanti il cancello della Constance. Doveva aspettare come sempre sua sorella, poi avrebbero preso la limousine, accompagnato Nicholas a casa, e poi sarebbero finalemente tornati anche loro. Ma le cose non andarono proprio come sempre. Davanti al cancello del Saint Jude c'era una arrabbiatissima Blair Waldorf.

"Signora Bass!" salutò elegantemente Nicholas. Paul alzò gli occhi. Non doveva esistere una signora Bass.

"Ehi Mum!" disse, tirando un sorriso. Se sua madre era qui aveva sicuramente parlato con la Preside, e a giudicare dalla faccia non era molto felice.

"Paul ci vediamo domani mattina. Arrivederci signora Bass." disse salutando Nicholas.

Paul chiuse gli occhi. Ora era da solo. Per fortuna arrivò Audrey.

"Maman!" esclamò sorpresa.

"Salite immediatamente in limousine." esclamò Blair.

I rimproveri nella limo si sprecarono. Blair non faceva che dire di quanto si fosse vergognata per l'ultimo comportamento del primogenito, che a detta della Preside non era neanche l'unico. Inoltre la media di Paul non era alle stelle e Blair non lo poteva tollerare.

"Da adesso in poi rimarrai a casa a studiare con un professore privato per le ripetizioni."

"Se è un'avvenente ragazza di 20 anni ci sto." rispose Paul, ma si rese conto solo dopo della sua leggerezza.

"Paul Harold Bass...Forse non ci siamo capiti. Non usare con me queste battutine. Sei in punizione. Capisci? Non puoi uscire fino a quando non lo decido IO. La limousine ti porterà a casa e a scuola, niente uscite serali o party."

Paul sbarrò gli occhi e fece per ribattere, ma Blair aveva già iniziato la sua lode nei confronti di Audrey. Appena la limousine arrivò sotto l'enorme appartamento Waldorf-Bass, Paul non aspettò neanche che l'autista gli aprisse la porta, ma uscì e schizzò rabbiosamente dentro casa.

CHUCK'S POV

Larry aprì la porta e Paul entrò, quasi strascicando i piedi. Lo guardai dalla mia poltrona arrivare fino all'armadietto degli alcoolici e tirare fuori un pò di scotch. Non si era reso conto che ero a casa. Si versò un bicchiere, si girò e fece per venire sulla poltrona, ma rendendosi conto della mia presenza, si bloccò immediatamente.

"Dad..."

Io gli sorrisi.

"E così bevi scotch..." iniziai. Lui sbiancò e si girò per posare il bicchiere sul bancone. "Vieni qui e portane un bicchiere anche a me."

Lui sorrise, prese i due bicchieri e si sedette vicino a me.

"Tua madre e tua sorella dove sono?"

"A fare shopping."

"Perchè non sei andato con loro? Ti saresti potuto comprare un completo nuovo per il party WITH LOVE dai Van Der Woodsen."

"Sono in punizione!"

"Un Bass non può essere messo in punizione" affermai. "Che è successo a scuola oggi?" chiesi.

"Niente che non sia successo anche a te."

Scoppia a ridere alla sua affermazione.

"Congratulazioni allora! Vedo che tieni alto il nome dei Bass.

"Mamma non l'ha presa bene come te. Non vuole che io tenga alto il nome dei Bass."

Strinsi con forza la mascella. Allora era proprio così. Blair non voleva che nostro figlio diventasse come me. La cosa era altamente snervante.

"Paul, ora devo uscire. Larry ha preparato il pranzo, mangia quello che vuoi."

Mi alzai, buttando giù un ultimo goccio di scotch, presi il cappotto e uscii.


-

"Ehi Maman, hai visto che Jimmy Choo?"

Blair si voltò a guardare la vetrina. "Oh, hai davvero buon gusto Audrey!"

Audrey si piazzò davanti alla madre. "Maman, per il party dei Van der Woodsen di stasera io non ho un paio di scarpe che..."

"...si abbinino con il vestito?" continuò Blair.

Audrey annuì, iniziando a sbattere le ciglia.
Blair sorrise. "C'è qualcuno su cui vuoi far colpo?"

Audrey fermò i suoi tentativi di ruffianeria e annuì imbarazzata.

"Chi è?" chiese Blair?

"Nicholas... Archibald"

Blair sorrise ancora. "Proprio un principe. Bella scelta Audrey. Te l'ho già detto che hai un buon gusto?"

Audrey sorrise insieme alla madre e decise di cogliere al volo l'occasione. "Anche il padre di Nicholas era un principe Maman. Ma tu ti sei accontentata di un cavaliere." Blair smise di ridere e la guardò.

"Chi dice queste cose?" chiese.

"Maman, hai visto cosa ha fatto Paul? Davvero poco fine! Anche papà era così? Oddio ma come puoi averlo sposato..."

"Basta Cherì! Entriamo che ti compro queste scarpe." rispose Blair stizzita.

Audrey e Blair rientrarono. Larry le aiutò a portare le buste dei tanti acquisti ai loro piani.
Blair non salutò nemmeno suo figlio, ma riuscì immediatamente.
"Devo correre all'atelier per vedere alcune creazioni." disse, prima di richiudersi la porta dietro. Blair era davvero preoccupata per quello che sua figlia le aveva detto...
 
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guccina95
view post Posted on 1/7/2010, 13:59




mi piace il continuo..si vede proprio che sono figli di chuck e blair iih..però se mi combinano qualcosa sti ragazetti li amazzo..anzi no li metto in punizione e mi prendo jimmy choo di audrey
 
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Queen B
view post Posted on 1/7/2010, 22:42




Mi piace mi piace mi piaceeeeeeeeeeeeeeeeee
Bravissimaa ;)
 
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…Queen Bee…
view post Posted on 7/2/2012, 15:47




ciao totthina10 volevo dirti perfavore di continuare a postare è un anno ke non lo fai +!!!!! ti prego ho letto tutte le tue ff e le ho adorate tutte... sia quella su chuck e blair bambini ke la mia prima ff e love's alphabet e questa mi incuriosisce davvero molto!!! e poi adoro il tuo modo di scrivere e dopo aver letto le tue ff me ne sono piaciute solo altre 2 o 3 ke però purtroppo come te nn hanno più postato lasciando a metà la loro magnifica opera...quindi io a te e qst altre due autrici continuerò a kiedere di finire le loro magnifike storie....xfavore (adro love's alphabet e quella del bimbo di blair e chuck)
P.S.: ANKE IO SONO ROMANISTA!!!!!!!!!!
 
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7 replies since 26/6/2010, 12:38   1940 views
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